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Il parco preistorico chiude i battenti

La notizia, dilagata sui social fra il dispiacere di molti, è stata confermata dai proprietari: "La decisione dipende solo da motivi familiari"

L'ingresso del parco preistorico

Chiude, a un passo dal poter festeggiare i quarant'anni di attività, il parco preistorico di Peccioli. Il luogo che ospita decine di modelli in scala naturale di dinosauri e offre un'area attrezzata con giochi per bambini, è stato la meta di molte gite scolastiche e tante scampagnate di grandi e piccini nei giorni di festa. Da domani però, primo agosto, il parco non riaprirà più i suoi cancelli.

La notizia, dilagata in poco tempo sui social fra il dispiacere e lo sconcerto di molti, è stata confermata dai proprietari.

I proprietari della struttura, nella persona di Sibilla Ghironi, hanno affidato a Facebook un chiarimento per i tanti che si chiedevano il perché della chiusura e auspicavano un intervento del Comune: "Per questo vi ringrazio - ha scritto - e confermo che da domani il parco preistorico rimarrà chiuso. Ci tengo però far sapere che la chiusura non dipende né da motivi economici né da problemi con l'amministrazione comunale, ma sopratutto che il Comune non potrebbe in alcun modo intervenire considerato che la struttura è privata. La chiusura dell'attività dipende esclusivamente da motivi familiari".

Il parco preistorico nacque nel 1977 quando Erardo Ghironi, circense non più giovanissimo, si ritirò dalla vita di tournée e a Peccioli comprò due ettari di terre sulle quali costruì casa. Quando poi Erardo e i suoi figli si accorsero che il loro vigneto era pieno di conchiglie, strane impronte e resti fossili decisero di realizzare un luogo in cui mostrare quei piccoli tesori del passato e ricostruire la preistoria. Cominciarono a costruire dei modelli in scala naturale di dinosauri (compreso un brachiosauro del giurassico superiore che è ancora il più grande attualmente ricostruito in Europa), poi vulcani, laghetti, caverne.

Era il 1977 quando nasceva il parco preistorico di Peccioli, tredici anni prima del libro Jurassic Park di Crichton e sedici prima dell'omonimo film di Spielberg.

In molti su Facebook hanno risposto al commento dei proprietari della struttura, esprimendo solidarietà, ricordando i momenti passati al parco e augurando alla famiglia di poter un giorno risolvere i problemi e proseguire l'attività.