Politica

Referendum, "Sulla fusione tante falsità, ma guardiamo avanti"

I sindaci commentano il referendum che ha respinto, a Lajatico e nel conteggio generale, l'opzione del Comune unico: "Ringraziamo i cittadini"

Il sindaco di Peccioli Macelloni e il sindaco di Lajatico Barbafieri

La fusione tra Peccioli e Lajatico, dopo i risultati del referendum di oggi, lunedì 11 Dicembre, pare ormai affossata. E lo riconoscono anche i due sindaci, Renzo Macelloni e Alessio Barbafieri, che hanno ringraziato i cittadini per la partecipazione. 

"Quando proponi un progetto ai cittadini e questo viene bocciato, c'è certamente un po' di delusione - ha commentato il sindaco - si tratta, comunque, di due situazione diverse: a Peccioli, i cittadini hanno seguito il nostro percorso e ci hanno dato la maggioranza; più difficile capire come mai, a Lajatico, è stato invece respinto, nonostante nell'immediato avrebbe beneficiato di grandi vantaggi, come investimenti da 11 milioni di euro o metà della bolletta elettrica supportata dalla comunità energetica".

Macelloni adesso guarda avanti, ma non si risparmia togliendosi dei sassolini dalla scarpa. "Da domani ripartiamo e tutti i progetti che abbiamo li attueremo per Peccioli - - dispiace, perché avevamo creato un progetto, ma per il nostro Comune cambia pochissimo. Coloro che hanno voluto far intendere cose errate sulla fusione, col tempo, saranno smentiti: io sono abituato a raccontare ciò che faccio e sostenere progetti in cui credo; altri, invece, diffondono notizie senza fondamento e raccoglieranno quanto seminato".

Dello stesso avviso Barbafieri, che ha riconosciuto immediatamente l'esito. "A chi sosteneva che questo non fosse un percorso democratico, rispondo che oggi ne hanno invece avuto prova - ha detto - il risultato è molto chiaro e netto: le due amministrazioni hanno presentato un progetto di portata storica e i cittadini di Lajatico hanno deciso di non proseguire. Una posizione legittima della quale prendiamo atto e alla quale ci adeguiamo".

Barbafieri, poi, ha annunciato che nei prossimi giorni sarà convocato una seduta del Consiglio comunale per discutere gli indirizzi programmatici relativi agli ultimi mesi del mandato prima delle elezioni di Giugno 2024.

"Apprendo che tra le motivazioni riportate da alcuni votanti contrari c’erano la chiusura degli uffici comunali e la costruzione di una nuova discarica nel territorio di Lajatico - ha aggiunto - ovviamente, si tratta di notizie inverosimili ed irrealizzabili, ma tant’è. Oltre al tema del campanile e dell’identità storica, quali elementi ritenuti a rischio nel processo di fusione, credo anche che i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni sul piano nazionale abbiano creato un clima di incertezza, rispetto al quale si preferisce rimanere su terreni conosciuti anziché aprirsi al cambiamento".

"Certamente, la vita di un sindaco è molto più semplice se si limita alla gestione ordinaria, ma questo non è mai stato il nostro stile - ha concluso - voglio ringraziare tutti i consiglieri che hanno partecipato alla stesura di questo progetto. Ne hanno dette tante su di noi, perfino che eravamo manipolati, invece sono orgoglioso di poter dire che è stato il frutto delle idee e dell’entusiasmo di chi ci ha creduto. Ringrazio anche i cittadini di Lajatico, per l’elevata affluenza che ha interessato questo voto".