Cultura

Le Lune in mostra a Palazzo Senza Tempo

Il festival 11Lune si arricchisce di un'esposizione: 11 variazioni di lune che raffigurano pezzi di borgo e che sono scaricabili dai visitatori

Un angolo della mostra a Palazzo Senza Tempo

Arte digitale che non dimentica le tecniche pittoriche e che vuol promuovere ancora una volta il concetto di arte pubblica. È questa la mostra "Impressioni senza tempo", che raccoglie 11 quadri realizzati da Walter Sardonini e che, insieme, raccontano attraverso le sfumature trasognanti della luna le bellezze del borgo e di Peccioli.

"Mi occupo dell'identità visiva del Teatro della Toscana da tanti anni e, con la collaborazione avviata a Peccioli, mi sono occupato di progettare l'immagine del festival - ha detto Sardonini - siamo andati oltre, però, perché siamo andati oltre la grafica, realizzando una vera e propria mostra".

L’esposizione, che rimarrà a Palazzo Senza Tempo sino al 2 Novembre, contiene una serie di opere aventi come tema proprio la luna, riproposta in diverse variazione nelle quali affiorano scorci, monumenti e installazioni che si trovano sparse per il territorio di Peccioli e della Valdera.

Sardonini (a sinistra) durante la presentazione del festival 11Lune

"La Fondazione Peccioliper mi ha spinto a fare una ricerca per far trasparire le eccellenze del territorio, anche a livello artistico e architettonico - ha spiegato - ho realizzato le immagini di 11 lune che riflettono in maniera soggettiva e artistica tutte quelle bellezze che sono sul territorio pecciolese. Le porzioni di territorio, i monumenti e i palazzi sono proposti in forma di schizzi e di suggestioni, tra i quali i visitatori possono scorgerli in maniera fantasiosa. Le 11 opere, variamente combinate, hanno dato vita all'immagine del festival stesso".

Caratteristica principale delle opere è la loro natura digitale. Anche se ciò non preclude una fase iniziale del tutto manuale. "Non è fatto attraverso intelligenza artificiale, ma a mano con le tecniche della pittura, facendo uso di un tablet e di una penna ottica - ha specificato Sardonini - tutti gli interventi di inserimento sulle tavole di scorci e monumenti, poi, sono avvenuti grazie al fotoritocco e al fotomontaggio. Un'opera digitale nel suo complesso, ma con una base realizzata manualmente".

Un'altra sala della mostra

Proprio per questo, le opere sono anche riproducibili dai visitatori grazie a un Qr Code. "Ognuna di queste opere è scaricabile in alta risoluzione e può essere stampata su carte di pregio e con stampanti professionali, in modo da ottenere lo stesso risultato - ha aggiunto - il vantaggio è che ognuno potrà stampare nella dimensione che preferisce".

"Ciò ci ha permesso di proseguire il percorso che è stato intrapreso da 30 anni a Peccioli - ha concluso Sardonini - ovvero, realizzare arte pubblica, arte da consumare e portarsi a casa. Un concetto tipicamente pecciolese, grazie al quale le opere possono essere fruite da tutti in ogni momento della giornata".