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Locali del Macca, il Tar dà ragione al Comune

Respinto il ricorso di Greppia relativo all'esproprio degli spazi di piazza del Popolo e via Matteotti. Macelloni: "Proseguiamo col progetto museale"

L'inaugurazione del Macca in piazza del Popolo

Il ricorso presentato contro il Comune da parte di Greppia Srl, legato al contenzioso sui locali di piazza del Popolo e a quelli ai civici 2 e 4 in via Matteotti, è stato respinto dal Tribunale amministrativo regionale per la Toscana.

"Non vi è né un diritto, né un interesse protetto a priori dei privati a sostituire la propria iniziativa a quella pubblica - si legge nella sentenza - tale interesse insorge solo allorché, nell’ambito degli strumenti urbanistici, venga inserita apposita e specifica previsione circa la compatibilità della destinazione a uso collettivo di un determinato bene con l’iniziativa privata, essendovi prima di tale decisione solo un’opzione di politica amministrativa rimessa al merito delle scelte degli organi politici".

"Nel caso di specie, l’uso che dei beni intende fare il Comune di Peccioli è del tutto diverso da quello divisato dalla Greppia Srl la quale non avrebbe inteso realizzare un’opera di interesse collettivo come lo spazio polifunzionale per l’arte e la creatività - conclude il dispositivo - ma solo dei fondi a uso commerciale. Il ricorso, pertanto, deve essere respinto".

Gli spazi in questione, infatti, saranno utilizzati, dopo un primo intervento di riqualificazione, come punto di riferimento del Museo di arte contemporanea a cielo aperto.

"Ci fa piacere che la sentenza del Tar vada in questa direzione e ci permette di portare avanti un progetto prestigioso - ha commentato il sindaco Renzo Macelloni - questo, poi, conferma come i nostri uffici siano altamente qualificati e di questo, come sindaco, non posso che esserne orgoglioso. Questa sentenza darà materia sulla quale riflettere al capo dell’opposizione: Magdi Nassar, infatti, aveva sostenuto più volte, in maniera imprudente e senza essere suffragato dai fatti, che questo progetto era nato proprio per danneggiare un suo sostenitore privilegiato".