Politica

Macelloni a Galletti, "I sindaci sono criticabili"

Il primo cittadino replica alla consigliera regionale: "Nessuno mette in discussione le facoltà dei sindaci". Galletti: "Nervosismo sui territori"

Il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni

La polemica tra Comune di Palaia e Belvedere Spa si allarga. La presa di posizione della consigliera regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, ha presto ricevuto la risposta del sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, che le ha inviato una lettera aperta.

"Non entro nel merito della polemica tra Belvedere e alcuni sindaci - ha specificato - riprendendo le tue affermazioni, avendo stima personale e politica di te, ho l’impressione, però, che tu non sia stata bene informata. Perché nella vicenda non è in discussione la legittimità da parte di un sindaco di fare osservazioni, ci mancherebbe. E questo, il presidente di Belvedere Silvano Crecchi, lo riconosce piuttosto chiaramente".

"La critica è, piuttosto, riferita ad alcune affermazioni su presunte inadempienze della società che non ci sono e che mettono in dubbio la sua correttezza gestionale - ha aggiunto - una cosa ben diversa. Per esperienza personale, mi pare che un sindaco possa essere criticato da tutti. A meno che non ci siano convenzioni di lesa maestà che, però, non conosco. Per il resto seguo il tuo lavoro in Consiglio regionale: sono cose che guardo con grande attenzione e considerazione".

A lettera aperta segue lettera aperta: Galletti, infatti, ha risposto al sindaco di Peccioli. "Concordo con te sul fatto che i sindaci, ma direi anche i consiglieri regionali e qualunque amministratore, siano criticabili - ha scritto - sono convinta, anzi, che le critiche siano fondamentali per indurci a una continua riflessione sulla bontà delle nostre azioni".

"Vorrei evidenziare, però, che il passaggio sui contrasto tra il sindaco di Palaia e la società Belvedere ha occupato lo spazio di un breve inciso, mentre mi sono soffermata molto di più su quello che a mio avviso è emerso tra le righe della lettera dei 10 sindaci - ha spiegato - una diffusa contrarietà verso le scelte contenute nel Piano rifiuti e il malcontento per l’essere stati probabilmente poco coinvolti nel processo decisionale".

"Sono sicura che concorderai con me che questa non sia stata la miglior partenza per quello che avrebbe dovuto essere il piano per rivoluzionare il sistema gestionale toscano verso la transizione ecologica - ha concluso - tra meno di 60 giorni si arriverà all’approvazione definitiva e il nervosismo su tutti territori è tangibile, per cui mi aspetto cambiamenti massicci del testo. Per non parlare del progetto della multiutility: l’ipotesi della quotazione in borsa, infatti, ha la nostra più decisa contrarietà".