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Mondiali di ciclismo in Valdera, buone possibilità

Le strutture e il percorso visionati dallo staff Uci sembrano rispondere alle caratteristiche richieste. La vera partita si gioca sul fronte economico

I responsabili Uci (a sinsitra) accolti in Valdera

Luca Di Sandro, presidente dell'Unione ciclistica Pecciolese, giudica "tutto sommato positiva" l'ispezione condotta dai tre responsabili Uci (Unione ciclistica internazionale) a Peccioli e in Valdera, per capire se sono in grado di ospitare in extremis i Mondiali di ciclismo su strada 2020

Le strutture (in particolare il Polo Tecnologico di Peccioli) e il percorso (top secret) pare abbiano colpito favorevolmente gli ispettori delle federazione internazionale. Ma per la scelta definitiva dell'Uci, attesa entro martedì 1 settembre, molto ruota attorno alle questioni economiche. Una trattativa che Di Sandro non ha esitato a definire "una partita di poker".

Varie le location concorrenti in Italia e all'estero che potrebbero insidiare la candidatura della Valdera, a cominciare da Nizza, Imola e Varese, ma a questo punto sperare è d'obbligo.

Ad accogliere la delegazione Uci in Valdera sono stati, oltre a Di Sandro, i sindaci di Peccioli e Pontedera Renzo Macelloni e Matteo Franconi, il segretario della Uc Pecciolese Gianluca Merlini, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, quello della Toscana Giacomo Bacci, Rossano Signorini ad di Ecofor e Silvano Crecchi della Belvedere Spa.

Per quanto riguarda la ricettività alberghiera, inoltre, si sarebbe fatta avanti Montecatini Terme, garantendo circa 11mila posti letto per squadre e carovana.