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Percorso partecipato, arriva il prof irlandese

John O'Sullivan affiancherà gli esperti dell'Università di Udine. Dal Comune: "Assisterà a varie fasi dello studio, sono compiti di supervisione"

Peccioli (foto di Piero Frassi)

Il dottor John O’Sullivan, che insegna alla School of Communication della Dublin City University, è arrivato a Peccioli per affiancare il team dell’Università di Udine nella ricerca sulla partecipazione dei cittadini. 

"Come sempre più spesso è richiesto dagli standard internazionali - hanno spiegato dal Comune - il lavoro di ricerca sul campo deve essere validato da osservatori internazionali che hanno il compito di assistere alle varie fasi dello studio con funzioni di conoscenza e informazione e, al tempo stesso, di esplorare i temi trattati in una prospettiva comparativa, consolidando importanti relazioni e scambi scientifici e culturali tra Paesi diversi. John O’Sullivan supervisionerà il progetto sulla partecipazione dei cittadini nel Comune di Peccioli arricchendo così con la sua presenza ed esperienza lo studio condotto dalla professoressa Leopoldina Fortunati e dal suo gruppo di ricercatori".

John O’ Sullivan è attualmente docente alla prestigiosa Dublin City University, è stato giornalista dell’Irish Independent e dell’Irish Time ed è stato il direttore responsabile del settimanale indipendente online Web Ireland. Lo studioso irlandese è molto attivo nell'ambito di ricerche internazionali.

Sul progetto portato avanti dall'università di Udine che mira a indagare il pensiero dei cittadini pecciolesi O'Sullivan ha detto: “È una ricerca che trovo molto interessante perché cerca di sperimentare nuove strade per la partecipazione dei cittadini alla gestione della vita pubblica. Oggi le assemblee cittadine non funzionano più bene in nessun Paese europeo. Bisogna quindi trovare altri modi per far arrivare la voce e l’opinione dei cittadini ai decisori politici”.

"Ho trovato l’impianto metodologico di questa ricerca molto stimolante e originale. L’intervista, così come è stata ideata e disegnata dalle ricercatrici italiane, è innovativa perché racchiude in sé varie tipologie di interviste differenti tra quelle conosciute in letteratura: l’intervista informativa, quella in profondità e quella che utilizza materiale visuale. Penso che rappresenti un’ottima soluzione per costruire con i cittadini un canale che permetta al singolo, che rimane anonimo, di esprimersi liberamente sui progetti che il sindaco e la giunta propongono”.

Su Peccioli l'esperto irlandese ha aggiunto: "Ne sono rimasto incantato. I miei colleghi mi invidiano sapendo che mi trovo in Toscana e in particolare a Peccioli, che si contraddistingue, rispetto a molti altri borghi, per essere un paese particolarmente innovativo. Purtroppo la ricerca mi tiene impegnato tutti i giorni, ma spero di riuscire a ritagliarmi un po’ di tempo per esplorare meglio questo splendido territorio. Sono molto felice di essere qui per collaborare con le colleghe italiane e lanciare questa ricerca a livello internazionale”.