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"Viva il ciclismo", festa e applausi

Presentati all'anfiteatro Fonte Mazzola il Giro della Toscana tutto pontederese e la Coppa Sabatini, entrambe in diretta Tv. Premiato Gianni Bugno

Bugno premiato da Di Sandro e Merlini

La presentazione del Giro della Toscana e della Coppa Sabatini è cominciata con un grande applauso alla memoria di Felice Gimondi, già ospite di Peccioli, ed è finita con la premiazione dell'ospite d'onore, Gianni Bugno, che il 6 settembre 1992 vinse il suo secondo mondiale. 

Ma anche Davide Cassani vinse a Peccioli una Sabatini, quella del 1995, mentre ora è commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, e anche Cassani è stato presente alla serata bella serata ciclistica, ma non solo, pecciolese.

La nuova formula segna il grande successo di due dirette televisive mondiali, mai successo finora, per entrambe le corse, il 18 settembre il Giro della Toscana con partenza e arrivo a Pontedera e la Sabatini in programma per il giorno dopo. 

Parteciperanno 22 o 23 squadre _ compresa quella della nazionale italiana per la quale Cassani non ha voluto ancora rivelar nomi _ di cui 5-6 di primissima categoria (Pro Tour) e le altre delle due categorie inferiori ma tutt'altro che tagliate fuori dalla vittoria. Per un totale di circa 150 corridori.

Le due gare sono state sponsorizzate soprattutto dalla Belvedere e dalle Ecofor Service, come hanno spiegato Silvano Crecchi che ha definito la discarica "un importante presidio ecologico" e Rossano Signorini per il quale "salire e pedalare in bicicletta è un gesto ecologico". E sono stati il presidente del'UC Pecciolese Luca di Sandro, il direttore organizzativo Marco Buti e il vicepresidente Giulio Bernardeschi a informare il folto pubblico su tutti i particolari del Giro della Toscana con tre scalate del Serra, mentre Cassani e infine Bugno hanno ricordato episodi anche curiosi e le loro gare vinte o perse degli ultimi vent'anni del secolo scorso. Con Bugno, ora elicotterista, a dichiarare la sua contrarietà alle piste ciclabili "perché i ciclisti devono pedalare sulle strade senza che gli automobilisti li trattino male".