Attualità

Rame, zinco e un tocco giapponese sulla passerella

​Procedono i lavori per il camminamento pedonale che si arricchirà di un intervento di Hidetoshi Nagasawa, già conosciuto per la "Colonna che scende"

La colonna di Nagasawa in via dei Bastioni

Il marrone tendente al rosso del rame o il grigio metallico dello zinco, misti a un'arte essenziale e leggera. E' questa l'idea per adesso solo abbozzata per arricchire il progetto del collegamento pedonale tra il parcheggio multipiano e gli edifici in via 8 marzo. Un'idea proposta dall'artista giapponese Hidetoshi Nagasawa che a Peccioli già circa 25 anni fa realizzò una scultura, La colonna che scende in via dei Bastioni.

L'artista si è incontrato con l'amministrazione comunale nei giorni scorsi. "Di fronte alla nostra intenzione di arricchire il passaggio pedonale con un suo intervento - si legge in una nota dal municipio -, si è reso subito disponibile e ha attivato una collaborazione operativa con lo studio di architettura che ha progettato l’opera giungendo ad una proposta attraverso l’uso ponderato di materiali compatibili con le nostre tradizioni e il paesaggio. Nagasawa propone infatti una forma di copertura della struttura utilizzando materiali come ad esempio il rame lo zinco che si sposano perfettamente con i caratteri prevalenti del sito. Come amministrazione comunale abbiamo ritenuto queste idee pienamente in linea con i nostri intenti, abbiamo quindi richiesto all'artista e allo studio di architettura del professor Paolo Di Nardo di procedere all'adeguamento che si renderà necessario per contribuire all’arricchimento dell’incontro tra architettura ed arte che ormai rappresenta una tradizione dei nostri luoghi".

Hidetoshi Nagasawa è un originale artista che fa della natura e della memoria collettiva i principali punti di riferimento della sua poetica. Ha esposto in tutto il mondo e partecipato a diverse edizioni della Biennale di Venezia, nel 1992 era alla IX edizione di Documenta di Kassel.

Dal Comune poi fanno alcune precisazioni in merito al comitato Pop e si rivolgono al coordinatore Magdi A. M. Nassar che nei giorni scorsi si sarebbe lamentato per aver cercato senza riuscirci a contattare il sindaco: "Ha avuto dagli uffici competenti le risposte che chiedeva, quindi non si capisce di cosa si lamenti, a meno che non cerchi il modo di inventarsi una polemica. La verità è che ha lanciato sui social l'iniziativa prima ancora di chiedere la disponibilità degli spazi all'amministrazione. La sua libertà ad esprimersi è garantita, tant'è che da tempo con tutti i mezzi lo sta facendo".