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Regione e Tmb, parla Casati

Il sindacalista della Uilp commenta l'inserimento dell'impianto di Legoli nel piano regionale dei rifiuti: "I baccelli siamo stati noi"

Marcello Casati

"Rispetto alla presa di posizione della Regione Toscana non mi pronuncio dal momento che da anni sostengo che sono le regioni il vero male del Paese e non le provincie. In questo caso sono anche contento di avere i miei settanta anni e non dover vedere le conseguenze di certe scelte quando il territorio, invaso dai rifiuti, rimetterà i conti, con gli interessi. Spero che qualcuno possa capire che i “baccelli” siamo stati noi". Così il sindacalista di Uil pensionati Marcello Casati commenta la decisione della Regione, in commissione ambiente, di inserire l'impianto di trattamento meccanico biologico di Legoli nel piano regionale dei rifiuti, dopo l'eliminazione della discarica di Selvapiana a Rufina.

"Da anni - scrive in una nota Casati -, rispetto alla discarica di Legoli, ho smesso di pronunciarmi. Ho smesso di pronunciarmi, da quando ho capito che gli interessi della politica e del potere, hanno prevalso sulla volontà dei cittadini di vivere in un ambiente sano e tranquillo".

"Forse oggi - ha aggiunto - è complicato identificarla come discarica sia per la costruzione nel sito di un centro per conferenze (educatrici e di propaganda), per concerti con cantanti di richiamo, di un anfiteatro, con tanto di luminarie e fuochi di artificio. Chissà se l'ideatore di tutto questo non pensa anche di poterci costruire delle abitazioni per i dipendenti della Belvedere e non solo per dimostrare che la “discarica al deodorante” fa addirittura bene alla salute, oltre che alle tasche di lor signori".