"Guardo alla prossima scadenza elettorale per elezione del sindaco al Comune di Pisa con qualche apprensione e mi permetto dalla collina Pecciolese di dare alcuni suggerimenti, sicuramente non richiesti e non so se e quanto graditi. Ritengo ciò doveroso per gli equilibri generali che l’elezione di un sindaco a Pisa può avere in tutta la provincia", scrive Macelloni.
"Dopo aver perso i due collegi alla camera e al Senato, dati per sicuri prima delle elezioni, dobbiamo riflettere e guardare a questo segnale con grande attenzione in rapporto alla prossima e imminente scadenza elettorale a Pisa. Uno dei temi che sicuramente ha contrassegnato la sconfitta del centro sinistra, senza avere la pretesa di fare qui un’analisi completa, è da individuare nella percezione che tanti cittadini hanno avuto circa la distanza del nostro partito e dei suoi candidati dai problemi quotidiani di tanta gente.
A Pisa abbiamo un candidato in campo ormai da tempo che può vantare una lunga esperienza amministrativa; una conoscenza seria dei problemi della città; la capacità di farsi carico dei problemi stessi e un contatto continuo e costante con tanta parte della città, Parafrasando una espressione cara allo scrittore Gianrico Carofiglio in una brillante conversazione su politica e verità: “un uomo con i piedi nel fango” intendendo con ciò i problemi veri della quotidianità".
"Questa persona oggi risponde al nome di Andrea Serfogli - dice ancora Macelloni - "Sostenuto da molti cittadini e che lo vorrebbero anche in primarie di coalizione, forse auspicabili, come candidato.
In questo momento una politica che cerca fuori, in ambienti universitari o di ricerca anche uomini di valore con ruoli importanti dimostrerebbe di non aver capito la lezione che è arrivata pochi giorni addietro dalle urne. Nella composizione della squadra che dovrà accompagnare il candidato sindaco c’è tutto lo spazio possibile anche per opportune implementazioni di valore".