Politica

“Sospendere l’iter referendario è illegittimo”

L’opposizione “Un Comune per tutti” attacca Macelloni e il segretario comunale sul referendum contro la passerella e la piazza coperta di Fabbrica

Dure parole della lista di minoranza “Un Comune per tutti” dopo l’ultimo consiglio comunale che ha visto bloccare l’iter del referendum abrogativo richiesto dal comitato Pop per fermare la realizzazione della passerella sopraelevata a Peccioli e della copertura della piazza a Fabbrica.

“Per ben due mesi - attaccano dalla lista civica in una nota - da quando cioè è stata depositata la richiesta di referendum, l’amministrazione non ha fatto altro che ostacolare illegittimamente la nomina della commissione di giuristi”.

Secondo “Un Comune per tutti”, il consiglio comunale - che durante la seduta dello scorso lunedì ha approvato a maggioranza una delibera redatta dagli uffici municipali che sosteneva una lacuna di norme nello statuto in grado di regolamentare l’iter di un referendum abrogativo - si sarebbe “arrogato il diritto di sostenere, senza fondamento giuridico, che quelle norme sono sbagliate, e dunque possono essere disattese. Un fatto inaccettabile, in democrazia, tanto più che il procedimento referendario è stato interrotto grazie anche ad illeciti, che da tempo andavamo segnalando all’amministrazione, nella speranza di un suo tardivo ravvedimento. Purtroppo invano”.

Sempre secondo l’opposizione, il Comune avrebbe velocizzato l’affidamento dei lavori delle opere rallentando le richieste di partecipazione popolare: “E mentre sulle pagine dei giornali - sostengono dalla lista civica riferendosi al sindaco Macelloni - dava degli incompetenti a noi dell’opposizione e al Comitato promotore perché, a suo dire, non eravamo in grado di cogliere le sottigliezze del procedimento amministrativo, Lui, con l’avallo del segretario, mentiva spudoratamente ai rappresentanti dei cittadini durante un consiglio comunale, produceva un documento postdatato per farsi votare una delibera falsa, sulla base della quale veniva illegittimamente sospeso il procedimento referendario”.

Il gruppo di minoranza, infine, attacca: “Non solo ha fatto di tutto per impedire ai pecciolesi di esprimersi su opere che vuole solo lui, che non ha mai presentato agli elettori in campagna elettorale, di cui nessuno ravvisa l’utilità, che costano un sacco di soldi oggi, e costeranno un sacco di soldi in futuro in termini di manutenzione. Non solo ha fatto tutto questo incurante del parere della Soprintendenza, la quale ha affermato chiaro e tondo che la passerella ha un impatto incompatibile con quanto prescritto dal piano paesaggistico regionale. Non solo lo ha fatto nel disprezzo più totale di oltre 800 cittadini che gli hanno chiesto con garbo di ripensarci. Per di più lo ha fatto commettendo il falso!”.