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Sugli espropri in centro la polemica è politica

L'amministrazione va alla ricerca di spazi da adibire a museo e le opposizioni attaccano il sindaco Macelloni. Ecco gli immobili su cui si dibatte

I loggiati di via Roma

La bagarre si è accesa da qualche giorno, ma il botta e risposta non sembra esaurirsi. Sotto i riflettori, in particolare, ci sono due immobili, che l'amministrazione comunale pecciolese sarebbe in procinto di espropriare per portare avanti un progetto di riqualificazione del centro del borgo. Ma che, da parte dell'opposizione, viene bollato come manovra per far tacere il dissenso.

In breve, per ampliare gli spazi museali e dar vita al Museo di arte contemporanea a cielo aperto (Macca), il Comune ha optato per l'espropriazione di alcuni fondi: tra questi, uno collocato sotto i loggiati di via Roma e un altro che, da tempo, è sede delle liste di opposizione della maggioranza di centrosinistra.

Ciò ha spinto non solo le sigle di centrodestra che fanno riferimento a quest'ultimo immobile, ma anche il gruppo attuale di opposizione, ossia Cittadini per Peccioli, a scagliarsi contro l'amministrazione.

Nel caso dei locali sotto ai loggiati, infatti, secondo la minoranza avrebbe dovuto aprire un bar ristorante, che aveva già avviato le pratiche. Non così, per il sindaco Renzo Macelloni. "Per quanto riguarda il mezzo dell'esproprio, si tratta di uno strumento pienamente legittimo a disposizione delle amministrazioni comunali - ha specificato - inoltre, non sono pervenuti documenti relativi all'apertura di un'attività in quei locali, che sono vuoti".

Per quanto riguarda la sede delle opposizioni in piazza Fra' Domenico, invece, la vicenda è ancor più complicata. "Da anni l'amministrazione è alla ricerca dei proprietari del fondo per far rimuovere un'insegna arrugginita e in stato di degrado - ha concluso - a quanto pare, l'immobile è riconducibile a una società croata, irreperibile e una pendenza verso Equitalia. Per questo, il Comune dovrà fare ulteriori controlli".