Politica

L'Alta Valdera verso un futuro incerto

Via libera dai consigli comunali di Peccioli e Terricciola all'uscita dall'Unione Parco Alta Valdera. Presa d'atto di Chianni e Lajatico

Il borgo di Peccioli

Con i consigli comunali di ieri a Peccioli e Terricciola è stato messo nero su bianco quanto già annunciato dai sindaci Renzo Macelloni e Mirko Bini, ovvero la volontà di entrambi di mettere la parola fine all'avventura dell'Unione dei Comuni Parco Alta Valdera, che dal 2016 ha visto coinvolti anche i Comuni di Chianni e Lajatico.

A Peccioli è passata una delibera per formalizzare l'uscita unilaterale dal 1 di ottobre, votata dalla sola maggioranza (i consiglieri di minoranza al momento del voto erano fuori dall'aula). Mentre a Terricciola l'unanimità dei presenti ha approvato un un ordine del giorno. L'uscita di Peccioli e Terricciola dall'Unione della'Alta Valdera dovrà essere ora discussa al consiglio dell'Unione stessa, dove a Chianni e Lajatico non resterà che prendere atto della fine di questo percorso condiviso, che in effetti non è mai decollato.

A "liberare" Peccioli e Terricciola, ma anche Chianni e Lajatico, è stata una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha ufficializzato la non obbligatorietà della gestione associata dei servizi per i Comuni sotto i 5mila abitanti. Una gestione associata che per i quattro Comuni del Parco Alta Valdera è stata, in questi anni, più un fardello che altro.

"E' da due o tre anni - ha ammesso Giacomo Tarrini, sindaco di Chianni - che invitavo gli alti Comuni a ristrutturare alcuni servizi dell'Unione e adesso, vista questa decisione d'imperio, potremo finalmente lavorare per ottimizzare personale, spese e servizi. Per fare un esempio: la nostra ragioniera, passata all'Unione, si è occupata di redigere i bilanci di tutti e quattro i Comuni, ora potrà tornare a Chianni. Essendo noi il Comune più piccolo, prendiamo atto di questa decisione: ora avremo modo di ripensare la gestione dei servizi, trovando le convenzioni più ottimali".

Sulla stessa linea il sindaco di Lajatico, Alessio Barbafieri, che prendendo atto di questo epilogo si dice pronto a "lavorare per garantire la continuità dei servizi e gestire il ritorno dei dipendenti".

Ma terminata l'esperienza dell'Unione Parco Alta Valdera, che ne sarà dell'Alta Valdera come idea di territorio? 

"Mi auguro rimangano rapporti di buon vicinato - ha risposto Tarrini - e spero anche resti condivisa la visione dell'Alta Valdera come territorio con una sua unicità, per affrontare assieme temi come il turismo, la viabilità e la gestione in convenzione di alcuni servizi, penso ad esempio ai rifiuti".

Nel frattempo, a seguito del consiglio comunale di ieri sera, da Peccioli è partita la lettera formale di richiesta di recesso dall'Unione, a firma del sindaco Renzo Macelloni. Lettera che risuona come un ultimatum.