Valdera 2025

Valdera 2025, firmato il dossier di candidatura

La corsa verso il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2025 arriva al primo giro di boa. Macelloni: "Abbiamo candidato il nostro percorso"

Il lancio di Valdera 2025 alla Biennale di Venezia

Il dossier per Valdera 2025 è pronto ed è stato consegnato al Ministero della Cultura. Tutto come previsto per il percorso intrapreso per la candidatura a Capitale italiana della cultura per il 2025. Che, come stabilito proprio al Ministero, nella giornata di oggi trovava una prima, fondamentale scadenza.

A tirare le fila è Peccioli e ad apporre la firma sul dossier definitivo, infatti, ci ha pensato il sindaco Renzo Macelloni. "L'esperienza alla Biennale di Venezia ci ha fatto capire che quanto fatto a Peccioli ha un interesse nazionale e internazionale - ha commentato - è questa consapevolezza che ci ha spinto a intraprendere questa sfida".

"La candidatura a Capitale italiana della cultura, qualche tempo fa, poteva essere vista come una prerogativa per città capoluogo, con sistemi culturali affermati, risorse e notorietà - ha continuato - dal momento in cui è stata nominata Procida, però, ci siamo resi conto che a vincere è il percorso, il processo a cui dà vita un territorio". 

Per questo, Peccioli ha deciso di fare il grande passo. "Peccioli in Valdera ha fatto il suo percorso e, per questo, abbiamo pensato di presentarci come Valdera - ha aggiunto - il dossier, infatti, contiene questo processo portato avanti fino a oggi come Comune e come territorio, raccogliendo alcuni elementi fondamentali come la resilienza e la partecipazione".

"Abbiamo messo nel pacchetto questi presupposti e ci siamo candidati perché, da qui al 2025, vogliamo coltivare questi valori per dare una chance alla Valdera - ha spiegato - il 2025 ci deve aiutare a rilanciare la Valdera con un programma che valorizzi i nostri elementi caratteristici. Questa candidatura ci impone di guardare a quali sono le opportunità per la Valdera, indipendentemente dal titolo".

La corsa verso il riconoscimento ministeriale, infatti, può essere un orizzonte entro il quale costruire qualcosa di più grande. "Ovviamente - ha detto - io mi auguro che ci diano il riconoscimento, ma questa Valdera deve fare un passo avanti: vogliamo una scuola senza confini, strutture che trasmettano formazione extrascolastica e formativa, sportiva, musicale. Con un progetto, che è Linking Valdera, che colleghi tutto quanto".

"Dobbiamo evitare le cadute di stile, ma guardare a questo progetto in crescita e che ha una visione chiara. Non è un impegno fine a se stesso, ma interroga tutti noi amministratori, affinché si ragioni di cose concrete e non di sciocchezze - ha concluso - a oggi, talvolta, si stenta a entrare nel merito. Abbandoniamo pregiudizi e complessi e impegniamoci a cogliere le partite vere da giocare".