I Carabinieri sono intervenuti sul posto chiamati dallo stesso vigilante, che lavora per una agenzia di Prato. L'uomo ha raccontato loro di avere disarmato l'aggressore, che era armato di coltello e di averlo anche ferito.
Ma in zona non sono state trovate né tracce di sangue, né l'arma. A quel punto il racconto della guardia si è fatto più incerto fino a quando messo alle strette ha confessato di essersi inventato tutto ed è finito denunciato per simulazione di reato.
La motivazione è forse da ricercare nei rapporti col datore di lavoro ma saranno le indagini ad accertarlo.