Politica

​Petizione per riaprire la piazza, già 500 firme

L’associazione Ponsacco Città di Tutti torna a parlare dell’area abbandonata del cosiddetto Eco: “Dev’essere resa fruibile per la comunità”

L'ecomostro in via Rospicciano

Sarebbero già più di 500 i cittadini che avrebbero finora sottoscritto la petizione popolare lanciata dall’associazione Ponsacco Città di Tutti sulla riapertura della piazza nell’area ormai abbandonata fra via Trieste e via Rospicciano.

A dirlo, è in una nota stampa, proprio il presidente Giuseppe Ruggiero che plaude i firmatari e promette di impegnarsi ancora per la causa: “Questi cittadini – ha detto – dimostrando tutta la loro sensibilità sul tema in discussione, intendono farsi portavoce di un pensiero comune e di un intento nobile e impegnativo che piano piano sta interessando tutta la nostra comunità”.

Ecco, di seguito, il testo integrale della petizione popolare indirizzata al sindaco e al consiglio comunale di Ponsacco con il quale si chiede all’amministrazione di riprendere l’obiettivo di quello che era il progetto originario, rendendo fruibile l’area, magari spostando lì il mercato settimanale o sfruttandola per manifestazioni pubbliche.

Nella città di Ponsacco insiste una grande area finora non valorizzata e semi-abbandonata, che è identificata nei pressi della via Trieste e dell'Ufficio Postale di via Rospicciano;

quest’area è stata individuata come oggetto di cessione gratuita al Comune di Ponsacco a seguito del Piano particolareggiato approvato dal Consiglio Comunale nel 1999 (Deliberazione C.C. n. 17 del 12/02/99) e di Convenzione Attuativa stipulata il 3/08/2001 tra la società Futura Immobiliare srl ed il Comune di Ponsacco con la statuizione di farne area attrezzata a spazio pubblico e polivalente e mercato; da allora, per sopravvenute liti giudiziarie tra il soggetto privato e l'amministrazione comunale, l’intera area è stata pressoché abbandonata, recando grave danno all'immagine della città, alle poche attività commerciali insediatesi nel frattempo, provocando la chiusura o il mancato avvio di altre ancora e fermando ogni attuazione degli accordi sottoscritti, quali l’insediamento del mercato settimanale e di iniziative polivalenti; rimangono da fare, oltre il contenzioso puramente legale, soltanto alcuni semplici adempimenti amministrativi da effettuare tra le parti;

Tutto ciò premesso si chiede:

che l’Amministrazione Comunale, senza indugio, intraprenda ogni iniziativa utile perché la piazza prospiciente le vie Trieste e Rospicciano venga resa disponibile al patrimonio pubblico ed aperta per la pubblica fruizione;

che all’interno della piazza sopra detta venga insediato il mercato settimanale e possibilmente organizzate manifestazioni polivalenti di pubblica utilità.