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Piaggio, la Fiom rilancia l'azione sindacale

Massimo Braccini, coordinatore nazionale del sindacato dei metalmeccanici, vuol coinvolgere i lavoratori e il governo su occupazione e indotto

A seguito dell'incontro con il presidente Roberto Colaninno e le assemblee dei lavoratori, la Fiom intende analizzare attentamente la situazione del gruppo Piaggio.

“E definire un’idonea strategia sindacale volta ad approfondire le reali prospettive del gruppo in Italia, della sua occupazione, l'indotto, il rilancio della contrattazione, analisi sui tempi e ritmi di lavoro, organizzazione del lavoro, gestione degli ammortizzatori sociali e definire azioni necessarie per il superamento della fase di crisi – sottolinea Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom gruppo Piaggio –. Uno dei punti più delicati è quello sicuramente della scarsità di investimenti in Italia e nel prodotto. Crediamo che questa sia una delle condizioni fondamentali per agganciare la ripresa in Europa e che sappiamo bene non garantirà più agli stessi volumi del passato, ma appunto per questo ci vuole un cambio di passo. La qualità del prodotto e quindi gli investimenti sono determinanti, solo che ci sembra di capire che questi vi saranno solo se il mercato riparte e non vi sia intenzione di aumentare il capitale, cosa che invece sarebbe fondamentale”.

“L'altro punto delicato è sicuramente l'indotto – aggiunge l’esponente della Fiom –. In Valdera ruotano ancora oggi una cinquantina di imprese con un'occupazione complessiva di un migliaio di lavoratori che vanno assolutamenmte salvaguardati. Bisogna pensare a una specie di accordo di programma territoriale specifico per la tutela dell'indotto legato alla Piaggio”.

“Vi è la necessità – conclude Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom – quindi di rilanciare un’azione sindacale con un punto di vista autonomo sulla situazione del gruppo Piaggio, coinvolgendo i lavoratori e le lavoratrici e tutti i soggetti interessati, compreso il governo se necessario, affinché una delle storiche imprese nazionali non si avvii verso un inesorabile declino”.