Lavoro

Piaggio punta ai contratti di solidarietà. Rsu Fiom: "La soluzione peggiore"

L'azienda ha presentato la bozza d'accordo su riduzione di orario e salario fino a ottobre. Le segreterie sindacali decideranno entro lunedì

Ancora nessun esito per la trattativa tra Piaggio e sindacati sul futuro occupazionale dei lavoratori. L'azienda durante l'ultimo incontro ha presentato alle segreterie dei metalmeccanici Fiom, Fim , Uilm e Ugl una bozza di accordo in cui si parla di un anno di contratti di solidarietà per tutti lavoratori, posizione vicina a quella espressa e sostenuta dalla Uilm. Ora i sindacalisti avranno tempo fino a lunedì per riflettere sulla possibilità di firmare l'accordo. Certo è che tra le sigle confederali dei metalmeccanici e all'interno della stessa Fiom vi sono posizione contrapposte. L'unico sindacato che sembra sostenere la necessità di andare verso un contatto di solidarietà indistintamente per tutti i lavoratori Piaggio è al Uilm. Fim e Fiom invece hanno posizioni diverse, anche se non è da escludere che la strada imboccata dell'azienda alla fine possa essere accetta, fatte alcune correzioni anche da Fiom e Fim.

Intanto proprio nelle ultime ore dalla rsu Fiom Piaggio è arrivata una nota in cui la rappresentanza sindacale unitaria ha rimarcato la contrarietà ai contratti di solidarietà ribadendo il proprio no alle strategie imposte dall'azienda. I metalmeccanici inoltre hanno anche sottolineato che la rappresentanza sindacale unitaria non intende firmare i contratti di solidarietà per tutti i lavoratori Piaggio, ritenendo questa strada la peggiore soluzione possibile.

Dalla rsu Fiom hanno anche contestato la decisione della Piaggio di ricorrere a fermate produttive sempre più pesanti soprattutto nel comprato motori, di non avere pagato il premio di produzione del 2012 e di avere rifiutato la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo scaduto da due anni.

Infine dalla rsu Fiom, è stato ribadito che verrà portata avanti una rivendicazione per ottenere la maturazione dei ratei e del premio di miglioramento durante la cassa integrazione guadagni, di porre un limite al numero di motori e veicoli assemblati all'estero e venduti in Italia e in Europa e il rinnovo del contratto integrativo sulla base della piattaforma approvata dai lavoratori.