Politica

Piano strutturale, l'ok del consiglio

Le osservazioni dei cittadini saranno valutate dalla nuova assemblea municipale che uscirà dalle urne delle prossime amministrative

SANTA MARIA A MONTE - Il consiglio comunale di Santa Maria a Monte ha adottato il nuovo piano strutturale, cioè lo strumento con cui l’amministrazione comunale definisce le linee di sviluppo del territorio e che costituisce una tappa fondamentale per la redazione del nuovo regolamento urbanistico e quindi del piano regolatore generale. Adottato il piano, ora è possibile avviare le procedure per la sua approvazione definitiva. Il primo passaggio sarà la pubblicazione e quindi le osservazioni da parte dei cittadini, che normalmente possono essere presentate nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione del documento sul Burt. A questo proposito, in accordo con l’opposizione, l’amministrazione comunale ha deciso di non far coincidere i tempi delle osservazioni con quelli della campagna elettorale. Sarà quindi compito della nuova giunta gestire questa fase e poi quella di approvazione definitiva del piano. Per quanto riguarda il voto di giovedì 21 marzo in consiglio comunale, l’adozione del piano strutturale è passata con i voti favorevoli del gruppo Uniti per Santa Maria a Monte. Astenuti i consiglieri Del Grande, Lucchesi, Melani e Pedone del gruppo Programma di Libertà e i consiglieri Betti (gruppo delle Colline) e Grossi (Indipendente di sinistra). Assenti i consiglieri Bernardini, Pietro Belcari, Antonio Belcari e Alvino Genua. “Salvaguardia e valorizzazione del territorio”, questo lo slogan utilizzato più volte dall’assessore all’urbanistica Andrea Luschi durante la relazione introduttiva, a cui è seguita un’ampia illustrazione da parte del gruppo di lavoro, costituito dai tecnici comunali e da alcuni professionisti esterni, del nuovo Piano Strutturale. Un lavoro di grande portata, che tra l’altro ha ricevuto un apprezzamento delle varie forze politiche al di la degli schieramenti, che ha analizzato il territorio in tutti i suoi aspetti. In questo senso vale la pena sottolineare l’opera di schedatura di tutti gli edifici di valore storico o architettonico presenti sul territorio e la cui presenza dovrà essere tenuta di conto per nuovi insediamenti abitativi, produttivi o infrastrutturali. In totale sono ben 107 gli edifici classificati.