Politica

​Piccoli ospedali, Rossi: “Non li voglio chiudere”

Il presidente della Regione si oppone ai tagli ministeriali: “In Toscana abbiamo già dato, i posti letto non si riducono”

Riguardo la lista ministeriale dei piccoli ospedali toscani da chiudere, il presidente della Regione Enrico Rossi è perentorio: “Non li voglio chiudere, noi in Toscana abbiamo già razionalizzato il sistema ospedaliero, passando da 92 a 38 ospedali. È una sciocchezza tirare un rigo sotto i 120 posti letto, ragionare in questi termini è roba del secolo scorso”. Fra le strutture che secondo il Ministero della sanità dovrebbero chiudere i battenti c’è anche l’ospedale di Volterra, un ospedale utilizzato anche da molti cittadini della Valdera. Questo e diversi altri sono, secondo Rossi, dei piccoli gioielli in campo sanitario che sicuramente devono avere ruoli ben stabiliti: “Noi in Toscana nei piccoli ospedali ci facciamo l’oncologia, la specialistica, la chirurgia programmata, la medicina. La diagnostica invece si fa in via telematica con gli ospedali più grandi. Perché li dovremmo togliere?”. Con decisione quindi, il presidente Rossi si oppone ai continui tagli alla sanità, settore che ha già perso l’8% delle risorse. “Confido nella saggezza del ministro Lorenzin – ha concluso – per procedere dovranno passare sul mio corpo, io non ci sto”. Oltre a Volterra, a rischio chiusura sono anche gli ospedali di Portoferraio, Massa Marittima, Borgo San Lorenzo, Fivizzano, Pontremoli, Barga, Castelnuovo Garfagnana, San Marcello Pistoiese, Abbadia San Salvatore, Casentino, Valdichiana La Fratta, San Sepolcro, Castel del Piano, Orbetello, Pitigliano, Figline, Iot di Firenze e Castelfiorentino.