Politica

Pienone alla cena con Bersani a Fornacette

Sala colma al Parco della Fornace per la serata di campagna elettorale Pd-Pse per le europee. Fra gli ospiti anche Carrozza, Fontanelli, Gatti

Oltre 340 persone. Un vero e proprio bagno di folla, quello che ha accolto al Parco della Fornace di Fornacette Pierluigi Bersani, ospite alla cena di autofinanziamento e di campagna elettorale organizzata ieri sera (lunedì 5 maggio) dal Pd locale e provinciale.

Tutto esaurito dunque nella grande sala della struttura, che oltre a tanti militanti del partito, ha accolto anche i sindaci uscenti come Millozzi, Ciampi, Antonelli e i candidati amministratori della Valdera che si presenteranno alla prossima tornata elettorale. Presenti alla cena e seduti vicino all’ex segretario Pd c’erano anche i parlamentari democratici Fontanelli, Carrozza e Gatti.

Un ringraziamento particolare a Bersani è arrivato anche dal segretario provinciale Pd Francesco Nocchi che ha elogiato l’operato del deputato nei mesi di segreteria. Fermo restando l’importante obiettivo delle europee, Bersani ha rimarcato anche l’attenzione alle amministrative: “Serve una campagna elettorale forte e seria – ha detto – per poter riconfermare i municipi già del Pd e riconquistare quelli persi negli anni scorsi. Per fare questo, occorre unità del collettivo del partito”. Rivolgendosi poi ai candidati, ha aggiunto: “Mettiamoci ottimismo, non ipocrisia o promesse a vuoto. Gli enti locali non sono la malattia, ma la medicina perché sono il simbolo e la sintesi della comunità”. Bersani ha poi sottolineato quelli che devono essere gli obiettivi e i valori del Pd: dalla risoluzione del debito pubblico, ai problemi di lavoro e occupazione, ma anche l’armonizzazione del fisco, la necessità di riforme istituzionali tenendo sempre ben presente i bisogni della società in cui si vive. “E’ nei momenti storici in cui la forbice sociale si stringe – ha detto il politico – che il Paese può e deve crescere. E ricordate che si sta bene solo se anche gli altri stanno tutti un po’ bene. Perché – ha concluso Bersani accompagnato da un fragoroso applauso – la parola uguaglianza può dirla solo chi è di sinistra”.