Cronaca

Festino in villa, nuovo colpo di scena

La perizia ordinata dal tribunale ha ribaltato la situazione: nella Schweppes non è stata trovata traccia del Ghb. La sentenza il 6 giugno

I fatti risalgono al luglio 2014 quando in una villa nel Comune di Santa Maria a Monte due ventenni invitarono due ragazze a trascorrere la serata con loro. I due giovani sono accusati di aver abusato sessualmente di una delle due e hanno passato sei mesi in carcere e sette agli arresti domiciliari.

La libertà ai due era stata concessa ad ottobre dopo che l'esperta nominata dagli avvocati dei due giovani, la dottoressa dell'Università di Firenze Elisabetta Bertol, dimostrò che nella bevanda Schweppes erano contenute tracce della droga definita dello stupro, il Ghb. Ma nella perizia ordinata dal tribunale di Pisa e dal giudice Pietro Murano è emerso che nelle Schweppes in commercio non c'è Ghb. Ovvero la perizia ha dimostrato l'opposto di quanto dimostrato (e che valse la scarcerazione) dalla difesa. Inoltre la perizia ordinata dal tribunale ha chiarito che l'esame del capello, fatto alla giovane quattro mesi dopo, non è da ritenersi affidabile mentre i sintomi avuti dalla ragazza, vomito e perdita di conoscenza, potrebbero essere riconducibili all'assunzione di Ghb.

Le conclusioni a cui sono giunti i tre periti nominati dal tribunale il professor Gaetano Buonocore, la professoressa Renata Borriello e il professor Giovanni Gallotta sono in netto contrasto con quelle dell'esperta nominata dalla difesa, la professoressa Bertol. Inoltre il lavoro dei tre periti coincide con quello di Mario Giusiani, consulente nominato dal pubblico ministero.

Il prossimo appuntamento in tribunale a Pisa è fissato lunedì 6 giugno. In quel giorno è previsto anche il contro esame. Sarà un'udienza lunga dove è prevista anche la sentenza.