Cronaca

Istigò alla jihad su Fb, Jalal torna in carcere

Sono durati pochi giorni gli arresti domiciliari per il giovane marocchino. Il tribunale del riesame ha deciso di rimetterlo dietro le sbarre

I giudici del tribunale del riesame hanno accolto il ricorso del pm Angela Pietroiusti e per questo motivo gli arresti domiciliari concessi a Jalal El Hanoui sono stati effettivi per pochi giorni.

Il giovane di 26 anni di nazionalità marocchina, accusato di istigare alla jihad tramite i social network aveva ottenuto alcune settimane fa gli arresti domiciliari senza che potessero essere effettivi a causa della mancanza del braccialetto elettronico, arrivato solo pochi giorni fa. Nei fatti quindi ii giorni che il marocchino ha trascorso nella sua residenza a Ponsacco sono stati pochissimi. 

Gli avvocati Tiziana Mannocci e Marco Meoli, difensori di Jalal, hanno fatto sapere che ricorreranno in cassazione. Jalal si è sempre dichiarato innocente.