In un processo nel quale non sono mancati i colpi di scena ecco un altro passaggio importante. Oggi il tribunale di Pisa, dove si sta svolgendo il processo, ha deciso di conferire l'incarico di una superperizia a tre esperti, che arrivano da Napoli, per cercare di capire se effettivamente la tesi dell'accusa che sostiene che gli imputati avrebbero fatto bere alla ragazza a sua insaputa la droga dello stupro, il famigerato ghb e successivamente avrebbero abusato di lei, stia in piedi.
Nella penultima udienza si erano verificati fatti nuovi, tutti a favore dei giovani imputati che, lo ricordiamo, per tredici mesi, sono stati privati della libertà personale in conseguenza delle accuse di stupro. I consulenti tecnici della difesa avevano infatti smontato, con una perizia sulla quale in gran parte si era ritrovato anche il consulente dell'accusa, il professor Gusiani, il fatto che dentro la bottiglietta di Schweppes bevuta dalla presunta vittima della violenza, ci fosse una quantità tale di droga da giustificare quanto accaduto. Anzi, la professoressa Bertol dell'università di Firenze aveva ritrovato la stessa quantità di ghb normalmente presente in commercio nelle stesse bottiglie. Una quantità minimale e ovviamente senza effetti che è presente nella bevanda per fermentazione.
Un colpo di scena in conseguenza del quale gli avvocati difensori dei ragazzi avevano presentato istanza di scarcerazione, immediatamente accolta dalla corte: oggi sono stati nominati un medico legale, un internista e un tossicologo che lavorano a Napoli, e sono stati fissati i tempi ( tre mesi a partire da metà dicembre ) entro i quali dovranno depositare le loro conclusioni. Si va dunque al 2016 per arrivare alla verità su questa vicenda.
La prossima udienza è fissata al 20 maggio.