Lavoro

I dipendenti bloccano i cancelli di Avr

E' accaduto ieri al deposito di Navacchio, per protestare contro un ritardo nell'accredito di alcuni stipendi. Galletti (M5s): "Massima attenzione"

Una recente protesta dei lavoratori Avr

Alcuni dipendenti di Avr, utilizzando le loro auto, hanno bloccato nel pomeriggio di ieri i cancelli del deposito Avr di via del Nugolaio, impedendo l'entrata e l'uscita di alcuni mezzi che quotidianamente sono dispiegati per conto di Geofor sul territorio, per la raccolta dei rifiuti. La protesta, da quanto è emerso, è nata per il mancato accredito degli ultimi stipendi.

Sul caso è intervenuta oggi la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti.

“La situazione dei lavoratori Avr che prestano servizio nella raccolta dei rifiuti continua a essere inaccettabile - ha detto la consigliera pentastellata -. Il mancato pagamento dello stipendio e i vari ritardi nell’erogazione degli stessi – pare che i primi bonifici arretrati siano stati accreditati dopo la protesta dei giorni scorsi – giustificano assolutamente la protesta dei lavoratori. Oltre a ciò gli operai denunciano ormai da troppo tempo di svolgere i loro turni con mezzi inadeguati e in condizioni di grave insicurezza. Nell'incontro con alcune rappresentanze dei lavoratori, a cui partecipai nel mese di aprile, mi furono sottolineati questi problemi, e poco tempo dopo sottoscrissi una mozione in Consiglio regionale". 

"Alla Regione - prosegue Galletti - chiedemmo di attivarsi con i comuni di Pisa e Pontedera, soci di maggioranza di Geofor, affinché all'interno del prossimo bando di affidamento dei servizi di raccolta rifiuti e igiene urbana, venisse preso come unico riferimento il contratto nazionale di lavoro del settore; condizione necessaria per superare quella disparità di trattamento tra personale che svolge stesse mansioni seppure con inquadramento e salario diversi. Occorre maggiore attenzione nei riguardi di questi lavoratori: è da oltre un anno che i lavoratori sono in stato di agitazione senza che l’azienda o i comuni interessati abbiano mostrato un vero interesse nel risolvere la questione salariale, per la quale giustamente i lavoratori protestano".