Politica

Scontro politico sulle mascherine della Regione

L'europarlamentare della Lega Ceccardi e altri hanno rilanciato la denuncia fatta da alcuni sindacati di categoria. La replica di Nardini

Non è passata inosservata la denuncia fatta da Snami 118 Toscana, Fismu 118 Toscana e Cobas Asl Toscana Centro sulle mascherine di protezione date dalla Regione Toscana ai sanitari degli ospedali. Alcuni esponenti politici locali l'hanno rilanciata, mettendo in dubbio sia l'efficacia di questi dispositivi di protezione individuale rispetto al contenimento dell'epidemia Covid-19, sia le quantità distribuite.

Tra coloro che hanno rilanciato la denuncia dei sindacati, anche l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi e il sindaco di Castelnuovo Val di Cecina, Alberto Ferrini. "Continua la situazione allucinante della carenza dei presidi fondamentali per chi è in prima linea - ha scritto, ad esempio, Ferrini -. Regione Toscana priva infermieri e operatori del 118 delle mascherine idonee. Curare gli ammalati è il primo obiettivo, portarli in ospedale è la condizione necessaria per curarli. Non ho parole".

Immediata la replica, arrivata dalla consigliera regionale del Pd pisano, Alessandra Nardini.

"Ceccardi e la destra alimentano, in piena crisi, una polemica sulle mascherine pericolosa, soffiando sul fuoco - ha detto Nardini -. C'è un preciso ordine di scuderia per fare propaganda contro Rossi e la Regione, è chiaro dai post di esponenti della destra locale come il Sindaco di Castelnuovo Val di Cecina e l'ex candidato Sindaco di Calcinaia. Alla cinica speculazione politica, ma soprattutto a quelle che invece sono le preoccupazioni legittime del personale sanitario, hanno già risposto l'Unità di crisi regionale ieri ed il Presidente Rossi oggi: sono in distribuzione mezzo milione di mascherine ogni tre giorni, 300 mila oggi, tra FFP2, FFP3, chirurgiche Made in Tuscany e marchiate CE".

"Nella straordinarietà assoluta della situazione che stiamo vivendo - ha aggiunto la consigliera del Pd -, possono esserci casi che vanno segnalati e risolti, ma il personale sanitario toscano lavora con le misure di sicurezza prescritte dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che prevedono l'utilizzo di mascherine FFP2 per gli operatori del 118 solo in caso di dichiarata o presunta positività al Covid-19 degli assistiti. Ci possono esser state delle criticità nella distribuzione, ma la Regione è impegnata a risolvere e sta facendo davvero tutto il possibile. Aggiungo che sono le aziende sanitarie e la direzione del 118 a definire, caso per caso, il grado di sicurezza e protezione da assicurare alle operatrici e agli operatori sanitari. Alimentare panico e caos informativo in questa situazione è da irresponsabili".