Lavoro

Meno corse e bus pieni, "è questione di sicurezza"

La Cgil di Pisa commenta l'episodio di Montecalvoli, dove un autista ha fermato la corsa perché aveva troppa gente a bordo: "Hanno soppresso i bis"

“Non c'è più una corsa bis. L'autista non se l'è sentita di non caricare i ragazzi, ma quando a una fermata successiva si è trovato con troppa gente in piedi, non ha potuto fare altro che arrestare la corsa”. 

A chiarire l'episodio raccontato da Qui News e accaduto a una fermata sulla linea del trasporto pubblico locale a Montecalvoli, nel comune di Santa Maria a Monte, è Antonio Mazza, della Filt Cgil di Pisa che precisa: “L'autista non se n'è andato. È sceso, ha chiamato i carabinieri ed è rimasto lì ad attendere. Il sistema di frenata, le misure di sicurezza, tutto su quelle macchine che hanno in media 25 anni quando nel resto d'Europa si sostituiscono ogni cinque anni, è fatto per portare 80 persone, tra posti seduti e in piedi. L'autista ha fatto quello che gli impongono leggi e buonsenso. Se un bus con troppa gente a bordo esce di strada, per esempio, aumenta la responsabilità dell'autista. Con queste condizioni di lavoro, gli autisti non se la sentono più di rischiare e di far rischiare i passeggeri che è loro interesse tutelare”. 

Le condizioni, oltre allo stato dei mezzi, dipendono dalla soppressione delle corse, specie le bis “e dal fatto che per garantire il servizio ma con meno corse è necessario rivedere anche i percorsi”. Con l'inizio della scuola ma senza un numero di mezzi e autisti adeguati, secondo i sindacati episodi del genere potrebbero anche ripetersi. Ed è proprio per sensibilizzare su questa situazione che il personale del Ctt anche oggi era in sciopero: “L'azienda abbassa gli stipendi e alza le pretese. Ma per noi la sicurezza di chi viaggia è fondamentale e prioritaria”.