Il Movimento 5 Stelle rilancia una visione opposta: investire sulla sanità territoriale, rafforzare i presidi periferici e ridurre il peso sulle strutture più grandi, spesso congestionate da liste di attesa e pronto soccorso sovraffollati.
"Volterra deve tornare al centro di un progetto di rilancio della sanità di prossimità. Investire sugli ospedali periferici significa garantire maggiore equità territoriale, alleggerire gli ospedali centrali e affrontare seriamente il nodo delle liste di attesa. Per riuscirci serve un nuovo piano di assunzioni che tenga conto delle realtà locali e un rafforzamento della medicina di prossimità, oggi troppo spesso trascurata", dichiarano i candidati M5S per il collegio di Pisa Irene Galletti e Fausto Bosco.
"Occorre ripensare la governance della sanità toscana, partendo proprio dalle aree periferiche dove in passato si è scelto di chiudere o ridimensionare ospedali fondamentali. L’ospedale di Volterra è un presidio essenziale per tutta la Val di Cecina: chi vive a Pomarance o Saline non può permettersi di fare cinquanta chilometri in auto per raggiungere Pontedera e ricevere cure adeguate» proseguono Galletti e Bosco.
"È evidente che tutto questo richiede risorse. La scelta del governo Meloni di destinare il 5% del PIL alle spese militari anziché alla sanità è esattamente il contrario di ciò di cui ha bisogno il Paese. La salute non è un costo da tagliare, ma un diritto da difendere con investimenti seri e duraturi" hanno concluso i candidati M5S.