Attualità

In migliaia a Roma perché la lingua diventi legge

I sordi della penisola, tra cui quelli della sezione Ens pisana, manifesteranno il 20 novembre al Parlamento per il riconoscimento della Lis

Sezione Ens di Pisa

Una lingua che deve essere riconosciuta per superare barriere che a volte non sono fisiche. Tutti insieme davanti alla Prefettura di Pisa sabato 15 novembre, poi giovedì 20 novembre a Roma, al Parlamento, per il riconoscimento della Lis, la lingua dei segni.

In tutta Italia i sordi stanno organizzando una grande mobilitazione per il riconoscimento della Lis e contro l'immobilismo delle istituzioni, infatti l'Italia è una delle pochissime nazioni europee a non riconoscere legalmente la lingua dei segni.

A Pisa la sezione Ens, Ente nazionale sordi, è molto attiva e conta decine di iscritti ai corsi che insegnano la lingua dei segni. La sezione pisana, come le altre in Italia, ha realizzato un video che preannuncia la manifestazione davanti al Parlamento italiano, anche se a Pisa i sordi e tutte le persone che gravitano intorno all'Ens protesteranno anche davanti alla prefettura sabato 15 novembre.

Le lingue dei segni sono riconosciute a livello costituzionale in Austria, Finlandia, Portogallo e Ungheria e tutelate con diversi provvedimenti legislativi in Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia. Gli Stati in cui mancano riferimenti certi al riconoscimento e tutela delle lingue dei segni sono Italia, Lussemburgo e Malta.

La proposta di legge giace in Parlamento da più di un anno per questo migliaia di sordi presenti in Italia hanno deciso di scendere in piazza per manifestare i loro diritti il prossimo 20 novembre.