Costruire una narrazione unitaria del territorio, ma anche riqualificare il patrimonio culturale e migliorare l'accessibilità tramite la mobilità dolce. Sono questi i principali obiettivi dell'ecosistema culturale Valdera nord e Monte Pisano, per il quale la Regione ha disposto un cofinanziamento di 6 milioni di euro tramite fondi Fesr.
Il testo dell’accordo di programma che definisce il contributo è stato approvato dalla Giunta regionale toscana nel corso della sua ultima seduta, con una delibera proposta dall’assessore regionale a Mobilità e Urbanistica Filippo Boni. Il progetto fa parte delle 13 strategie territoriali in aree urbane toscane previste dal programma regionale Fesr 2021-27 "Strategie urbane" e richiederà un investimento complessivo di oltre 9 milioni di euro.
"Sosteniamo con convinzione questo progetto condiviso tra quattro Comuni dell’area pisana, ovvero Vicopisano, Buti, Calcinaia e Bientina - ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani - si tratta di un investimento che sottolinea la nascita di un vero e proprio ecosistema culturale dei Monti Pisani, un contributo che unisce territori diversi attorno a una visione comune di tutela, promozione e sviluppo sostenibile".
Per i singoli comuni, lo stanziamento mira a un progetto specifico. Per Vicopisano, per esempio, è previsto il recupero funzionale della ex scuola elementare Domenico Cavalca, per un costo complessivo di 2,37 milioni di euro e finanziata per 1,44 con fondi Fesr. A Buti, invece, l'intervento riguarda il recupero funzionale del Teatro Francesco di Bartolo, con un costo complessivo di 894mila euro e contributo regionale di 644mila. E ancora, a Calcinaia il progetto riguarda la valorizzazione del centro storico e del paesaggio fluviale attraverso la riqualificazione della Torre degli Upezzinghi e della Casa del Capitano, per un costo di 3 milioni di euro e un cofinanziamento di 2 milioni. Infine, a Bientina, due interventi: uno per la riqualificazione della Torre Civica, per accogliere il nuovo Museo etrusco e di storia antica, e un altro per il restauro dell’edificio dell’ex Oratorio di San Girolamo, per un costo totale di 1,5 milioni di euro e uno stanziamento regionale di 804mila euro.