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"Anche l'esercito per fermare i cinghiali"

Coldiretti a Roma per chiedere un piano di abbattimenti straordinario: "I ristori non sono la soluzione. Chiediamo un piano di eradicazione serio"

"Armati" di cartelli, bandiere e striscioni, una delegazione di imprenditori pisani ha partecipato a Roma, insieme a Coldiretti, alla manifestazione per chiedere "Un piano di abbattimenti straordinario per ridurre la popolazione dei cinghiali".

"Noi coltiviamo, i cinghiali raccolgono", "Basta danni e paura" si legge su alcuni cartelli esposti dagli agricoltori che in piazza Santi Apostoli hanno portato anche delle sagome di cinghiali a grandezza naturale "Per dimostrare concretamente - spiegano da Coldiretti- cosa significa trovarseli di fronte in strada, nei campi o davanti alla propria abitazione" e i prodotti tipici Made in Italy "Che rischiano di scomparire a causa della peste suina che colpisce i maiali ma non l’uomo".

“La battaglia nei confronti dell’emergenza ungulati – commenta Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Pisa e Toscana - va avanti da anni con quattro manifestazioni nazionali e tantissime a livello regionale e provinciale. La Toscana, grazie al nostro pressing e alla disponibilità della Regione Toscana, ha approvato una delibera che apporta importanti modifiche al Piano di Controllo della popolazione di cinghiale consentendo l’intervento diretto e immediato dei proprietari e conduttori dei fondi, ma solo se dotati di porto d'armi sotto il coordinamento della polizia provinciale ma è evidente non essere sufficiente per far fronte ad un numero in costante aumento. La presenza fuori controllo della fauna selvatica favorisce l’abbandono delle nostre campagne, crea danni incalcolabili alle produzioni e rappresenta un problema per sicurezza e la sanità. Chiediamo un piano di eradicazione serio. Usiamo l’esercito, se necessario, per riportare la situazione alla normalità e difendere le imprese agricole dalla calamità dei cinghiali e dei caprioli”.

"Alla fine della lunga mattinata - fa sapere l'associazione- è arrivato la prima risposta con l’impegno da parte del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che ha annunciato un'ordinanza subito per l’abbattimento sul territorio nazionale e il prolungamento dell’attività venatoria".

“I ristori non sono la soluzione che gli agricoltori chiedono; – conclude il presidente Filippi - la soluzione è il ripristino della normalità. Basta approcci ideologici”.