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Ausl, nel 2022 oltre 600 codici rosa

L'attività consultoriale, invece, ha riguardato più di 550 persone, soprattutto per maltrattamenti e abusi sessuali: "Dobbiamo rompere la solitudine"

Rosa Maranto

Il 2022, sul territorio dell'Azienda Usl Toscana nord ovest, ha fatto registrare oltre 600 accessi per codici rosa, mentre sono stati accolti oltre 550 utenti nei consultori per casi di maltrattamento o abuso.

Numeri rilevanti, che hanno toccato da vicino non solo le donne che hanno richiesto aiuto, ma anche le stesse operatrici. "In occasione di eventi eclatanti, come testimoniano i fatti di questi giorni, si crea allarme sociale e un clima di straordinarietà rispetto al fenomeno - ha detto Maria Letizia Casani, direttrice generale dell'Ausl - ma la triste realtà è che si tratta di una condizione quotidiana e molto diffusa"

"La verità è che i nostri operatori lavorano ogni giorno per prevenire o per contrastare ogni forma di violenza - ha aggiunto - si tratta di una lotta di civiltà che non può conoscere soste e coinvolge molteplici servizi, penso non solo all'emergenza-urgenza e ai consultori, ma anche al materno-Infantile, al servizio sociale e molti altri".

Nel dettaglio, gli accessi per codice rosa registrati nei Pronto soccorso sono stati 603, di cui la maggior parte di donne, ben 420. Si sono presentate persone soprattutto di nazionalità italiana e di tutte le fasce d'età, anche se principalmente comprese tra i 18 e i 49 anni e con un 14% costituito da minori. I motivi che portano all’attivazione del codice rosa sono nel 93% per maltrattamento e nel restante 7% per abusi sessuali.

Per quanto riguarda i consultori, invece, sono state erogate 2.913 prestazioni destinate a 564 persone, che hanno richiesto aiuto perlopiù per maltrattamenti fisici, ma anche per abusi sessuali, mentre i restanti sono casi di maltrattamenti psicologici o di negligenza genitoriale.

"Le principali vittime di violenza, in particolare di quella domestica, spesso subiscono abusi per mano di padri, compagni, fratelli, figli, ex mariti o ex fidanzati, persone con le quali avevano o hanno un legame affettivo - ha spiegato Rosa Maranto, direttrice delle attività consultoriali dell'Ausl - la violenza nei confronti delle donne è una violazione dei diritti umani, ma anche un problema sanitario perché queste donne hanno una probabilità maggiore di incorrere in qualsiasi problema di salute".

"È importante rompere la solitudine e l’isolamento dell’esperienza di abuso o maltrattamento - ha concluso - nella prevenzione l'azione è svolta principalmente dai consultori, ma anche attraverso il Consultorio Giovani: la violenza tra le coppie di adolescenti è un fenomeno ancora poco indagato, ma che presenta caratteristiche preoccupanti. Spesso in questa età non si hanno gli strumenti per comprendere che comportamenti aggressivi non possono essere subiti e accettati: la prevaricazione, il possesso, la gelosia e l’eccesso di controllo non possono essere scambiati per amore".