Cronaca

"Nell'educatrice c'era volontà vessatoria"

Ecco le accuse con cui il giudice per le indagini preliminari ha motivato il provvedimento di custodia agli arresti domiciliari

Bambini colpiti alla testa, in un caso con un piatto, frasi ingiuriose, minacce. Sarebbero queste le prove raccolte dalla Procura di Pisa che ha arrestato stamani una educatrice di un asilo nido di 58 anni, considerata una decana nel suo lavoro.

Le indagini, avviate a novembre, dirette dal Procuratore della Repubblica reggente Alessandro Crini e dal Sostituto Aldo Mantovani, hanno preso spunto da alcune segnalazioni pervenute su presunti abusi commessi in un nido d'infanzia del capoluogo pisano.

Gli investigatori hanno installato telecamere e microspie nella struttura che segnavano - scrivono i Carabinieri - come "Attraverso l'uso sistematico della violenza e delle vessazioni come ordinario trattamento del minore, l'educatrice procurava ai piccoli frequentatori del nido una condizione di soggezione psicologica e di sofferenza, costituenti fonte di disagio continuo".

Il GIP nel provvedimento di custodia parla di "...una condotta abituale chiaramente indicativa dell'esistenza di un programma criminoso animato da una volontà unitaria di vessare i soggetti passivi e, in particolare, di sottoporre consapevolmente questi ultimi, piccoli in tenerissima età, a una duratura condizione di soggezione psicologica e di sofferenza"