Attualità

"I Comuni devono unirsi per migliorare i servizi"

Marcello Casati, della Uil Pensionati di Pisa, elogia l'accordo siglato col Comune di Pisa e chiede una maggiore attenzione sul settore sanitario

Marcello Casati (Uil Pensionati Pisa)

"L' accordo siglato con il Comune di Pisa sul bilancio di previsione 2018 -, ha scritto Marcello Casati, raprresentante locale della Uil Pensionati -, il primo nella nostra provincia, lo ritengo una cosa molto importante rispetto alle richieste sindacali. Un documento importante, quello inviato unitariamente a tutti i Comuni della nostra provincia, contenente importanti richieste per i cittadini e spazia dalle tasse comunali alla fiscalità, dai servizi collettivi a quelli a domanda individuale, alle politiche del lavoro e appalti trasparenti, giovani, accoglienza, qualità della vita e altro ancora. Ci sono altri due aspetti che ritengo di un' importanza primaria: quello dei servizi sanitari e della concertazione.

Su questi due ultimi occorre a mio avviso, incalzare i massimi responsabili della Sanità Toscana e Locale e i sindaci, per iniziare un percorso comune e condiviso che aiuti veramente i cittadini più bisognosi e le loro famiglie a superare le situazioni che si determinano quando le malattie, oltre alle pene al malcapitato, abbattono la serenità e il bilancio familiare. Oggi la Sanità privata sta prendendo sempre più corpo nel Paese. Ambulatori specializzati per malattie particolari di cui non puoi fare a meno di andarci. In questo caso i cittadini non vanno abbandonati a se stessi e quindi l'intervento della Asl e delle amministrazioni comunali diventa primario.

Non è concepibile neppure che un paziente sia dimesso dagli ospedali il giorno stesso dell'intervento se non esistono le condizioni familiari ed economiche per accudirlo.

Ecco a cosa deve servire la concertazione tra le amministrazioni. I Comuni si devono unire e associare, per dare maggiori servizi e sicurezza ai propri cittadini. La sanità, il lavoro, la solidarietà, devono essere patrimonio di tutti e quindi non possono e non devono essere divisi da un ponte o da un fossato. Oggi viviamo in un nuovo mondo e questo deve essere chiaro a tutti: anche ai cittadini che guardano solo il proprio campanile. Non ci posiamo permettere Unioni 'contro' per acquisire più potere e mantenersi un futuro dopo l'esperienza in politica. Dobbiamo creare Unioni 'per' tutti i cittadini: sani o malati, nati nei centri o nelle colline. La sanità, il lavoro, la scuola, i trasporti, la viabilità e tutto quello di cui le famiglie hanno bisogno, andrebbe garantito a tutti, in parti uguali. A questo dovrebbero servire la concertazione e le Unioni".