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15 anni fa l'addio a capitan Adriano Lombardi

Idolo di Avellino, vero e proprio fuoriclasse partito dalla Valdera, Lombardi morì nel 2007, ma la sua eredità e il suo nome continuano a vivere

Adriano Lombardi

Era il 30 Novembre 2007, esattamente 15 anni fa, quando è venuto a mancare Adriano Lombardi, ponsacchino doc, avellinese d'adozione e già calciatore e allenatore ai massimi livelli.

Lombardi, il "rosso" di Ponsacco, nacque proprio qui nel 1945. Un centrocampista e fuoriclasse di Provincia, che arriva alle giovanili della Fiorentina e, ventenne, sbarca in Serie C al Cesena prima e all'Empoli poi. Inizia la lunga trafila che lo porta anche in Serie B con le maglie di Lecco e Como.

Proprio con i lariani, alla fine, centra il traguardo della Serie A. Soltanto sfiorata, però, perché viene ceduto all'Avellino. Quella che poteva sembrare una delusione, presto, si trasformerà in una vera e propria epopea, che lo porterà a essere idolo di un'intera tifoseria.

Il ricordo dei tifosi dell'Avellino nel 2020

Con gli irpini ottiene nuovamente la promozione in Serie A, stavolta da capitano e con una stagione da incorniciare. E, finalmente, si gode anche il primo anno nella massima serie, ottenendo la salvezza.

Nonostante altri anni prima del ritiro da calciatore, è ad Avellino che Adriano rimarrà legato per sempre: dal 2011, lo stadio Partenio porta il suo nome e, sullo stesso impianto, campeggia un murale a lui dedicato.

Adriano, a soli 62 anni, è scomparso a causa della sclerosi laterale amiotrofica. Ma, anche questa sfida, aveva deciso di affrontarla da capitano, facendo parte dell'associazione "Luca Coscioni" e sensibilizzando l'opinione pubblica sul tema. Uno spirito che, nonostante siano passati 15 anni, rimane ancora nel cuore di tanti.