Attualità

Bambini a scuola senza libro e zero compiti a casa

L'innovativo metodo didattico si sta sperimentando alle elementari Giusti, grazie anche al sostegno dei genitori e delle aziende del territorio

I bambini arrivano alla scuola Giusti di Ponsacco senza libro, quel famoso testo unico di riferimento che si usa in tutte le scuole. Ma una volta in classe hanno a disposizione una biblioteca ben fornita e, presto, ci saranno anche dei tablet.

Il progetto "A scuola senza libro", presto ribattezzato "Stile lib[e]ro.com", si è reso possibile grazie all'intraprendenza delle insegnanti (Rossella De Giorgi, Monica Delli Iaconi, Manuela Macchi, Katya Migliarini), presto sostenute dall'istituto comprensivo Niccolini, dai genitori degli alunni e dalle aziende del territorio, che non hanno lesinato in contributi per arricchire la biblioteca didattica. 

"Il progetto - spiegano le insegnanti - punta ad eliminare il libro di testo per creare una biblioteca scientifica di classe, cioè tanti libri, portare sul banco lo strumento digitale come sussidio e sostegno all’imparare, lavorare in uno spazio multimediale e multidisciplinare che non si esaurisce soltanto con l’uso della Lim. Il progetto vuole scardinare l’idea dell’insegnante come 'divulgatore' di conoscenza codificata o di saperi. Per diventare mediatore nel complesso e meraviglioso percorso dell’imparare. Dovrà formarsi verso le nuove acquisizioni scientifiche, tecnologiche, informatiche, artistiche e non ultime, pedagogiche".

Non è tutto. Da inizio anno, con il nuovo metodo didattico, sono scomparsi anche i famigerati e temuti compiti a casa, "per non gravare in maniera asettica e poco produttiva sul tempo libero dei bambini fuori dalla scuola".

Nelle intenzioni delle insegnanti, il "riuscire a donare agli allievi la capacità di rendersi autonomi, di apprezzare l’importanza dell’imparare anche da soli, di assaporare i risultati raggiunti 'facendo' e 'sapendo', e di imparare che la conoscenza è un valore di libertà".

L'intero progetto si sostiene grazie alle donazioni di genitori e aziende, che possono contribuire accedendo alla pagina facebook del progetto o al crowdfunding dedicato.