Attualità

Borsa di studio per ricordare la dottoressa Irene

Farmavaldera e Università di Pisa in accordo per garantire a 5 studenti dei Comuni gestiti dalla società sostegno per il corso di laurea in Farmacia

Un momento della presentazione della borsa di studio in onore di Irene Fabiani

Farmavaldera e Università di Pisa, insieme, per ricordare la dottoressa Irene Fabiani. La società di gestione delle farmacie comunali di Ponsacco, Capannoli, Santa Maria a Monte e Pomarance, ha voluto infatti onorare la memoria della collaboratrice scomparsa prematuramente un anno fa istituendo una borsa di studio in sua memoria.

Per far questo, Farmavaldera ha formalizzato in una convenzione quinquennale con l'Università di Pisa con l’impegno di garantire alla studentessa o allo studente residente in uno dei Comuni proprietari della società digestione farmacie comunali che otterrà il miglior punteggio all’esame di immatricolazione al corso di laurea in Farmacia, un sostegno consistente nel pagamento delle tasse di iscrizione per l’intero percorso di studio.

Il sostegno ai cinque studenti meritevoli, uno per ciascun anno della convenzione, che sarà garantito fino alla fine del loro percorso di studi, anche nel caso in cui la convenzione non venga rinnovata alla scadenza, è pari a 60mila euro.

"Valorizzare il percorso di studi in Farmacia e farlo in memoria di una professionista che tanto ha amato il suo lavoro, interpretandolo con sensibilità e intelligenza, è l’obiettivo che ci siamo prefissi - ha commentato il presidente di Farmavaldera, Alberto Mangini - perché fare il farmacista è una missione, e lo si è visto in questi due anni di pandemia in cui i farmacisti sono stati al fianco dei cittadini, riadattando il loro ruolo e acquisendo nuove competenze per contrastare l’emergenza sanitaria".

"Il valore di questa iniziativa - ha detto il professor Marco Macchia, referente dell'Università di Pisa - risiede proprio nel fatto che Farmavaldera abbia scelto di investire sui giovani del territorio su cui opera e soprattutto sulla loro formazione in una professione, quella del farmacista, che durante l’emergenza ha rafforzato il proprio valore in una farmacia sempre più presidio di prossimità per il Servizio Sanitario Nazionale. L’Università di Pisa crede fermamente in iniziative come questa che sostengono il diritto all’accesso agli studi".

"Non possiamo che essere contenti di questa iniziativa che valorizza i giovani del territorio, investendo parte delle risorse maturate dalla gestione delle nostre farmacie comunali. È come se la nostra farmacista prematuramente scomparsa continui a ispirarci, favorendo un passaggio del testimone verso una nuova generazione di farmacisti - hanno concluso le sindache Francesca Brogi, Ilaria Parrella e Arianna Cecchini - ci auguriamo che alcuni di questi studenti, una volta accompagnati nel loro percorso di studi, rimangano sul territorio".