Attualità

Casa della salute, "Il cantiere è in ripresa"

Le accuse sui ritardi e la risposta dell'Asl: alla base delle lentezze la pandemia, la difficoltà di reperire lavoratori e il costo dei materiali

I cantieri della Casa della salute di Ponsacco (foto di repertorio)

Sulle polemiche relative ai tempi prolungati di realizzazione della Casa della salute di Ponsacco, sollevate nei giorni scorsi, è l'Azienda Usl Toscana nord ovest a scendere direttamente in campo.

Le accuse di sperpero di soldi e di lavori che vanno troppo a rilento, infatti, sono state rimandate al mittente. "Il contratto d’appalto per la realizzazione della Casa della salute di Ponsacco è stato stipulato il 17 Settembre 2020 e la consegna dei lavori è avvenuta il 24 Novembre, con avvio dell’intervento avvenuto il 1° Dicembre - hanno specificato dall'Asl - l'inizio dei lavori, quindi, è avvenuto in concomitanza con l’inizio della pandemia e ha risentito delle conseguenze che tale emergenza ha generato, a livello nazionale, sull’andamento dei cantieri, sulla possibilità di reclutamento delle maestranze e di reperimento di materiali".

"Anche le misure che il Governo ha messo in atto per contrastare le difficoltà economiche originate dalla pandemia, come il superbonus e il sismabonus, hanno sortito nei cantieri pubblici l’effetto di ridurre la possibilità di reperire sul mercato imprese edili da impiegare - hanno specificato - nell’ambito dell’intervento in corso per la nuova Casa della salute, come per gli altri cantieri pubblici, è diventato quindi molto difficile contrattualizzare imprese dei lavori edili e impiantistici".

"Nonostante i problemi, il cantiere è stato allestito e sono state realizzate alcune opere anche se con tempi superiori a quelli programmati - hanno continuato - l’ufficio tecnico dell’Asl, insieme al Comune, ha promosso una serie di sopralluoghi in cantiere in cui la ditta ha esposto le difficoltà incontrate e in cui, insieme alla direzione dei lavori, si sono messe in campo alcune azioni, consentite dalla normativa, per cercare di superare almeno in parte le criticità emerse". 

"Nonostante questo, sono proseguite le difficoltà nel reperimento di lavoratori e nell’approvvigionamento dei materiali e la ditta esecutrice non è riuscita a terminare l’intervento nei 530 giorni previsti - hanno concluso - il decreto Aiuti, promulgato dal Governo a fine Maggio 2022, ha permesso di far fronte in particolare all'aumento del costo dei materiali, ed è stata accordata alla ditta una proroga, con l’obiettivo recuperare, almeno in parte, il ritardo accumulato. Le imprese si sono impegnate a completare le opere ancora non realizzate e terminare l’intervento almeno nel giro di un ulteriore anno".