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Don Zap sta con la calciatrice e contro Maradona

Paola Dapena nel minuto di silenzio per il campione si è seduta per terra e ha dato le spalle alla tribuna. Il parroco: "Diego non è stato un esempio"

Don Zappolini e Maradona

In Spagna la calciatrice Paola Dapena, 24 anni, non ha rispettato il minuto di silenzio per Maradona, prima della partita tra Viajes Interrìas e Deportivo La Coruna.

La giovane atleta si è seduta per terra e ha dato le spalle alla tribuna. Un gesto polemico nei confronti di Diego Armando Maradona, morto il 25 novembre in Argentina, poche settimane dopo aver compiuto 60 anni.

Alla base del gesto di Dapena il rapporto di Maradona con le donne. La morte del fuoriclasse argentino è avvenuta il 25 Novembre, stesso giorno di Fidel Castro e George Best, ma anche la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E Dapena ha detto che non era disposta a ricordare un uomo che, secondo lei, sarebbe stato violento con le donne. 

La scelta di Dapena ha fatto il giro del mondo e ha raggiunto anche Ponsacco, dove è stata appoggiata dal parroco don Armando Zappolini: "Condivido il pensiero di questa giovane calciatrice. Essere campioni nello sport non significa essere campioni nella vita! I comportamenti che Maradona ha avuto e specialmente la sua mancanza di rispetto per le donne non ne fanno un esempio da seguire. Brava Paola Dapena".

Approfondendo la questione con Zappolini QUInews Valdera ha appreso che il parroco stima Maradona come calciatore: "Avrebbe dovuto dire giocate come me, ma non fate come me. Certo ha fatto anche cose belle, come quella partita di beneficenza nel campo fangoso di Acerra, ma ha avuto poco rispetto per le donne e non è stato un esempio neanche per il consumo di droga".

Zappolini ha spiegato l'importanza di sapere che chi è un personaggio pubblico, volente o nolente, può essere preso come esempio: "A me piace il calcio, sono tifoso del Bologna dal 1970, è una grande prova di fedeltà (ride, ndr). Ho giocato anche negli amatori per una decina di anni, seguo le partite. Maradona era un campione ma, come ho detto alla presentazione di quest'anno della squadra del Ponsacco, i calciatori devono sapere che chi è fuori li guarda e li considera esempi".

Il parroco ha fatto poi un esempio: "L'altro giorno il nostro attaccante Rodrigo Palacio (gioca nel Bologna, ndr), ha dato una pedata a un avversario, ma subito ha chiesto scusa, è così che si fa. Quanto torneremo a una vita più normale vorrei sensibilizzare i giovani anche sulla simulazione, gente che in campo urla e poi magari non si è fatta niente. Non è d'esempio".