Il progetto di fotovoltaico tra Ponsacco e Casciana Terme-Lari, che interesserebbe da vicino sull'area verde dei Poggini, non s'ha da fare. Questa, almeno, la posizione dei sindaci Gabriele Gasperini e Paolo Mori, chiamati direttamente in causa, ma anche dei colleghi Giacomo Tarrini di Chianni e Matteo Arcenni di Terricciola.
Insieme, infatti, i quattro primi cittadini hanno chiesto di ripensare il progetto, pur sposandone gli obiettivi. "Condividiamo la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, comprendendo la necessità di perseguire una conversione energetica giusta, secondo le strategie del Green Deal Europeo - hanno scritto in una nota - ma riteniamo che questa procedura debba essere perseguita con grande oculatezza e senso di responsabilità".
"Nello specifico parliamo di terreni vergini, 14 ettari di verde, che verrebbero sottratti all’agricoltura e all’area paesaggistica per essere ricoperti da un impianto fotovoltaico che andrebbe a impattare brutalmente sul grande polmone verde adiacente - hanno aggiunto - si tratta di un’area ricca di flora e di fauna, di imprese agricole e agriturismi. Se non si tiene conto del contesto si rischia che, in casi come questo, la cura sia peggio della malattia".
Per questo, i sindaci si sono rivolti direttamente alla Regione. "Chiediamo di prestare la massima attenzione, perché si rischiano danni ambientali e paesaggistici irreparabili - hanno proseguito - la Valdera, già da tempo, è diventata una zona turistica apprezzata in tutto il mondo e come tale va tutelata. Ci sono un’infinità di opzioni e aree idonee per l’installazione di impianti rinnovabili derivanti dal fotovoltaico, agrivoltaico ed eolico: vanno esplorate tutte, fino in fondo, prima di andare a intaccare il patrimonio ambientale".
"Pur condividendo la transizione energetica, dobbiamo auspicare una conversione lungimirante e intelligente - hanno concluso - perciò chiediamo alla Regione di impedire lo scempio ambientale e, come Comuni della Valdera, chiediamo sostegno affinché sia negato l’utilizzo dei 14 ettari di verde per la realizzazione del fotovoltaico e che, più in generale, si adoperi e metta in atto tutte le azioni possibili, compreso quelle legislative, atte a salvaguardare tutti i nostri territori agricoli di pregio paesaggistico".