Cronaca

I ciclisti invisibili della notte

Chi attraversa le strade della Valdera incontra spesso giovani che viaggiano in bici senza fanali né catarifrangenti. Un mese fa un incidente mortale

Un mese fa, il 16 aprile, Onuosa Jhon Oritsesho Lugbemi, nigeriano di 39 anni senza fissa dimora, ha perso la vita dopo essere stato travolto da un'auto, di notte, su via Valdera a Ponsacco. Alla guida dell'auto un uomo di 30 anni il cui tasso alcolemico è risultato cinque volte superiore al limite di legge. Per questo motivo il trentenne è stato accusato di omicidio stradale.

L'episodio di un mese fa non è però un caso isolato. Chi di notte viaggia tra Pontedera e l'Alta Valdera incappa spesso in ciclisti sprovvisti di fanali o catarifrangenti che viaggiano tra Pontedera e Ponsacco, tra Ponsacco e Capannoli ma anche sulla parallela che da Pontedera porta a Treggiaia e Forcoli.

Spesso si tratta di cittadini stranieri che, a bordo delle loro biciclette, tornano a casa dopo una giornata di lavoro. Il pericolo è dato dal fatto che, al buio, senza fanali, catarifrangenti o almeno una pettorina che riesca a farli individuare dagli automobilisti, questi ciclisti diventano invisibili oppure compaiono nel quadro visivo di chi guida solo all'ultimo momento.

E' una situazione di grande rischio che ha già provocato una vittima.