L'amministrazione comunale di Ponsacco ha deciso di fuoriuscire dalla Tavola della Pace. Nonostante l'organismo sia nato in seno all'Unione Valdera, di cui la Città del mobile non fa più parte da anni, questa continuava a farne parte come fondatrice. Eppure, da qualche giorno, il Comune ha notificato la volontà di recedere.
Una scelta contestata dal Partito Democratico di Ponsacco e anche dall'ex sindaca Francesca Brogi, ma che viene criticata anche fuori dai confini ponsacchini. "Si tratta di un atto che indica una volontà dell'attuale maggioranza di tagliare i ponti con chi lavora per una cultura della pace - si legge in una nota del circolo Valdera di Sinistra Italiana - crediamo che la gran parte della società civile di Ponsacco non si riconosca in questa decisione, peraltro comunicata senza dare alcuna motivazione".
"Un segnale preoccupante per tutta la Valdera - hanno aggiunto - c'è bisogno invece di mantenere e sostenere tutti quegli organismi che, in un mondo attraversato da conflitti armati, sono un importante punto di riferimento culturale per la costruzione della pace. Siamo convinti che la società civile di Ponsacco troverà il modo di restituire la presenza del comune alla Tavola della Pace anche attraverso momenti pubblici di riflessione e testimonianza diretta".
"Oggi, più che mai, c'è necessità di approfondire e testimoniare la volontà di costruire la pace partendo dai cittadini e dalle cittadine, singoli o riuniti in associazioni, partiti e sindacati - hanno concluso - da parte nostra, ci mettiamo a disposizione per riprendere questo cammino così bruscamente interrotto".