Politica

Intesa Prefettura-Comune su Palazzo Rosa

Il sindaco Gasperini promette più presenze delle forze dell'ordine e un'accelerata verso lo sgombero: "Diffidate da chi non ha mai dato soluzioni"

Il sindaco Gabriele Gasperini

Più controlli tra centro e vie limitrofe e un'accelerata verso l'ordinanza di sgombero. Questo il succo della riunione di ieri, martedì 1° Luglio, del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, cui ha partecipato anche il sindaco Gabriele Gasperini. E che, secondo quest'ultimo, potrebbe essere il passo decisivo per chiudere la questione del condominio di via Rospicciano.

Dopo l'incendio avvenuto nei seminterrati dello stabile e la fitta polemica che si è innescata tra la minoranza di centrosinistra e l'amministrazione comunale di centrodestra, il sindaco ha infatti presentato quanto deciso in Prefettura. "Abbiamo concordato controlli ad alto impatto, interforze, nel centro storico e nel nuovo focolaio di via Carducci - ha spiegato - perché la sicurezza dei cittadini è la nostra priorità. Dobbiamo essere onesti: a Ponsacco ci sono criticità legate ai nomadi".

E Gasperini ha rivendicato anche quanto fatto sin qui da quando, a Giugno dello scorso anno, è stato scelto come nuovo e primo sindaco di centrodestra di Ponsacco. "In questi dodici mesi abbiamo ridotto i residenti di via Rospicciano da 114 a 36 - ha ribadito - con la Prefettura stiamo coordinando un’accelerata per chiudere la partita: ci sono i numeri giusti e l'ordinanza si farà".

"Non abbiamo dato e mai daremo un centesimo a chi rimane nel nostro paese, perché Ponsacco ha già dato - ha continuato - il supporto andrà solo a chi accetterà di risistemarsi altrove, ben lontano dal nostro territorio. Fuori provincia e, se possibile, in Macedonia. Nei confronti di chi ha comprato casa, partiranno una serie di controlli atti a verificare la regolarità delle eventuali autorizzazioni rilasciate".

Con tanto di frecciatina a chi, nei giorni scorsi, lo ha paragonato alla sindaca Francesca Brogi, che lo ha preceduto. "Diffidate da chi in questi anni non ha proposto uno straccio di soluzione - ha concluso Gasperini - ma ha lucrato sulle paure, peraltro legittime, della cittadinanza, terrorizzando i ponsacchini e molte altre comunità della provincia. Di fatto, alimentando questo clima, non ci ha aiutato a ricollocare le criticità altrove".