Cronaca

Jalal non chiede sconti di pena

Il presunto istigatore Jihadista ha scelto il rito ordinario. Affronterà la corte con i suoi avvocati dichiarandosi innocente

Il marocchino 25enne accusato di propaganda jihadista su Facebook avrebbe deciso di non chiedere sconti di pena. A riportare la notizia è il quotidiano La Nazione. Jalal affronterà dunque l'esame processuale con rito ordinario, passando attraverso un'istruttoria dibattimentale nel tentativo di dimostrare la propria innocenza. Jalal avrebbe infatti già preso le distanze dall'Isis e dichiarato la propria estraneità a qualsiasi tipo di coinvolgimento o vicinanza con l'organizzazione.

Il giovane era stato arrestato dalla Dda di Firenze a causa di una serie di post giudicati dagli inquirenti veri e propri atti di istigazione alla jihad. Nell'attesa del processo, che si aprirà a Pisa il 19 febbraio 2016, Jalal è agli arresti domiciliari. Stando a quanto riporta il quotidiano La Nazione nell'edizione odierna, i suoi avvocati starebbero pensando di richiedere una misura cautelare meno afflittiva.