Politica

M5s, "Bullismo, assessora faccia passo indietro"

Il gruppo cittadino del Movimento 5 Stelle chiede all'assessora Macchi di dimettersi dopo l'ultimo caso di bullismo: "Servirebbe chiedere scusa"

Il palazzo comunale di Ponsacco

Il recente episodio di bullismo, dove quattro ragazzini avrebbero aggredito un proprio coetaneo, ha spinto il Movimento 5 Stelle di Ponsacco a richiedere le dimissioni dell'assessora all'Istruzione Stefania Macchi.

"Una brutta pagina è stata scritta nei giorni scorsi a Ponsacco: gli atti di bullismo che si ripetono nonostante le iniziative propagandate dall’amministrazione, mostrano ancora una volta l'incapacità di affrontare il tema dell'integrazione - hanno scritto dal Movimento - a Gennaio, dopo l'ennesimo atto di bullismo, l'amministrazione provvide all’inserimento di personale a bordo degli scuolabus. Tale personale era stato definito dall'assessora Stefania Macchi come volontario: in realtà. si tratta di personale dell'associazione Alioth. Già questa dichiarazione ci aveva lasciati basiti: perché non informare correttamente i cittadini, sul contributo versato all'associazione?".

"In questi giorni però è accaduto un fatto ben più grave: a seguito di un nuovo atto di bullismo si è verificato uno diverbio tra i familiari del ragazzo vittima dell’aggressione e l'assessora - hanno aggiunto - la ricostruzione dei fatti in questione, proposta da quest'ultima, è stata infatti immediatamente smentita dai familiari del ragazzo".

Per questo, secondo i cinquestelle di Ponsacco, l'assessora dovrebbe fare un passo indietro. "Convinti che su questi temi debbano essere le forze dell'ordine a prendere le adeguate misure, dopo aver atteso invano alcuni giorni le scuse dell'amministrazione, a questo punto riteniamo sia necessario chiedere le dimissioni dell'assessora Macchi - hanno specificato - la sua ricostruzione dell’accaduto pare, infatti, più tesa a screditare la versione riportata sui social dal Comitato Ponsacco Pacificata, che a procedere con cautela nella ricostruzione dei fatti. Quello che è un tema sociale da affrontare tutti insieme, rischia quindi di essere solo fonte di polemiche".

"L'amministrazione più preoccupata di contrastare le opposizioni che a mettere in campo un progetto serio - hanno continuato - a proposito: la soluzione per il Palazzo rosa che fine ha fatto? In cosa consiste? Il tanto decantato Consiglio comunale aperto che da Giugno appare e scompare, alla fine si farà o no?"

"Il compito di un’amministrazione non è solo quello di gestire il territorio, ma anche di capire i problemi e di rispondere alle domande e, magari, ammettere gli errori con modestia", hanno concluso.