Politica

M5S, "Sui Puc c'è ancora tanto da fare"

Il gruppo ponsacchino del Movimento chiede all'amministrazione di agire velocemente: "Oltre 2.500 ore di lavori socialmente utili gratuite"

Ponsacco vista dall'alto

Occorre accelerare per i Progetti utili alla collettività. Lo fanno sapere dal Movimento 5 Stelle ponsacchino, che chiede all'amministrazione di implementare la misura che riguarda i percettori del Reddito di cittadinanza, impiegabili in lavori utili per la comunità per 8 ore settimanali.

"Per impiegare i percettori in questi progetti occorre una minima organizzazione, ma lo sforzo è ampiamente ripagato - hanno scritto dal M5S cittadino - per esempio, se anche solo il 50 % dei 160 cittadini che a Ponsacco percepiscono il Reddito di cittadinanza fosse impiegato per 8 ore a settimana avremmo circa 2.560 ore al mese, pari al lavoro di 18 dipendenti comunali, di lavori socialmente utili gratuiti".

Concretamente, le persone coinvolte possono essere impiegate in lavori come quello relativo al primo progetto lanciato dall'amministrazione, relativo a piccolo interventi di manutenzione nelle scuole. Ma anche nel contrasto al degrado urbano o in ambito socio-culturale.

"Lo scorso anno avevamo presentato una mozione e poi un’interrogazione per chiedere che anche il Comune si attivasse per dare attuazione a questi progetti - hanno aggiunto - la Giunta rispose di aver demandato tutto alla Società della Salute e che nel periodo pandemico era troppo impegnata a fronteggiare la pandemia. Tutto vero, però notiamo che altri Comuni hanno impiegato i percettori proprio nel 2020 e nel 2021 per servizi di ausilio a contrasto del virus".

"Dopo una delibera della Società della Salute che dà mandato ai Comuni, però, non ci sono più alibi - hanno proseguito - nei mesi scorsi la consigliera regionale Irene Galletti ha presentato un’interrogazione alla Giunta in merito e l’assessora Spinelli ha risposto che si sarebbe impegnata a aumentare la diffusione dei Progetti utili alla collettività al 70% delle zone toscane".

"A distanza di quasi tre anni dall'approvazione della legge, però, sia a Ponsacco che in tutta la Valdera, c'è ancora molto da fare - hanno concluso - l'auspicio è che il Comune e gli altri limitrofi si attivino per utilizzare maggiormente questo strumento".