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Manca personale, salta il mercato alimentare

Il mercato del mercoledì salta perché l'amministrazione non ha agenti a sufficienza. Confesercenti protesta e chiede aiuti economici

Saltano i mercati alimentari a Ponsacco perché l'amministrazione non ha personale sufficiente per garantire il rispetto delle norme di sicurezza, considerato anche che la polizia municipale e già fortemente impegnata su tutti i fronti per l'emergenza coronavirus.

"Il nuovo decreto del Governo - ha spiegato la sindaca Francesca Brogi -consente di farlo con i soli banchi alimentari, in un’area circoscritta, con le dovute distanze e presidiata all’ingresso dai Vigili che devono controllare il rispetto di tutte le misure di sicurezza. Purtroppo, per la giornata di domani, come comunicatoci dal Comandante, il numero di agenti di Polizia Municipale in servizio risulta ridotto nel numero e quindi non sufficiente a garantire il controllo del rispetto di queste norme sul mercato, in quanto gli stessi agenti devono garantire anche il monitoraggio di tutto il territorio e le attività di pronto intervento. Per questo, a tutela della salute di tutti i cittadini e degli stessi commercianti, il mercato previsto per domani non potrà essere svolto".

Una decisione che non è piaciuta a Confesercenti. Così il responsabile Anva Toscana Nord Claudio Del Sarto: “Mai come in questi giorni di emergenza la categoria degli ambulanti sta alzando forte il grido di dolore. Ci attendiamo una risposta forte anche dal Comune, quindi, a partire dalla tassa sul suolo pubblico che non può essere fatta slittare ma cancellata nei mesi in cui i banchi sono rimasti chiusi”.

“Ancora una volta - ha commentato Roberto Luppichini, presidente del sindacato ambulanti Anva Confesercenti Toscana Nord della provincia di Pisa - si colpisce l’anello più debole, lasciando quindi il monopolio alla grande distribuzione. Gli operatori con il solito senso di responsabilità che li contraddistingue non hanno montato i banchi. Ben consapevoli che la loro attività poteva essere di supporto a quelle persone che ad esempio hanno difficoltà a prendere la macchina per andare ai supermercati. Supermercati per i quali chiediamo, come giusto che sia, il rispetto delle regole imposte in questa emergenza a partire dal divieto di vendita di prodotti non alimentari nei fine settimana”.