Cultura

"Noi, rubbaorsi orgogliosi"

La Compagnia dei Rubbaorsi di Ponsacco ha presentato un libro dedicato agli ultimi 5 anni di vita ponsacchina. Col ricavato si compreranno giochi

La compagnia dei 'rubbaorsi' ha presentato un libro, per ora in 150 copie, tutto dedicato alla ponsacchinità. "Rubbaorsi", per chi non lo sappia ancora, perché un tempo tre ponsacchini che volevano rubare un maiale trovarono invece nel casotto un orso, che con una zampata rovinò la faccia del capofila dei tre. 

I ponsacchini sono orgogliosi di questa tradizione e hanno voluto raccontare gli eventi degli ultimi cinque anni, una cronistoria di tutto quello che è successo, compreso gli strani soprannomi. L'obiettivo 'concreto' è vendere questi libri, e se 150 copie non basteranno ne saranno edite altre per fornire ai giardini pubblici giochi e attrezzature per i bambini, in particolare per il parco "Paola Bani". Che ovviamente saranno di vantaggio per tutta la popolazione.


I "rubbaorsi" hanno già fatto ridere molto i ponsacchini a teatro e lo faranno ancora, anche perché a Ponsacco ci sono molte associazioni, fino a portare diecimila ponsacchini in piazza. Mentre i soprannomi, in gran parte appoggiati dai racconti vernacolo, sono 450.


Alla presentazione di questo libro hanno partecipato Paola Gori, Rudi Circelli, Claudia Batoni, l'assessora Stefania Macchi e la sindaca Francesca Brogi. "Il ponsacchino è fiero di Ponsacco", questa una delle frasi della conferenza, mentre la sindaca ha sottolineato come la compagnia dei rubbaorsi fa da salvaguardia della storia di Ponsacco.
"Ci si sente tutti uniti - ha concluso la Brogi - e abbiamo anche saputo rinnovarci. Siamo una cittadina laboriosa e attaccata anche al passato.