Attualità

"Nuove Fucini, la Caporetto delle opposizioni"

Dal Pd: "Pietra tombale sul tentativo di una parte politica di boicottare la costruzione di una nuova scuola per mero interesse elettorale"

Brogi e Gallerini

Il Partito Democratico di Ponsacco è intervenuto dopo il via libera della Sovrintendenza per l’abbattimento e la ricostruzione delle Scuole Fucini.

Il Pd ponsacchino punta il dito contro le opposizioni definendo questa vicenda "La Caporetto dell'opposizione".

"La notizia del via libera della sovrintendenza sulla demolizione e contestuale ricostruzione della scuola Fucini mette una pietra tombale su una vicenda penosa: il tentativo di una parte politica di boicottare la costruzione di una nuova scuola per mero interesse elettorale"

"Il via libera - secondo il Pd - è la Caporetto dell’opposizione, che ha provato in tutti i modi a bloccare il progetto per qualche pugno di voti, rischiando di lasciare i bambini nei moduli per anni. Ieri tutti agguerriti, oggi tutti in silenzio. Come la Lega, che manda una sua militante di punta, la Signora Cursi, ad organizzare il flash mob anti demolizione e a contattare Sgarbi, salvo poi fare dietro front e dichiararsi favorevole alla demolizione della scuola per salvare la faccia di fronte alle proteste dei cittadini". 

"Come Forza Italia, che tramite il capogruppo Mattolini ha sempre sostenuto le tesi della Cursi e addirittura inviato esposti alla procura e alla corte dei conti come atto intimidatorio nei confronti dell'amministrazione (per un "esperto" come lui, in politica dagli anni Novanta, certamente non una cosa di cui andare orgogliosi). Ma soprattutto come il Movimento 5 Stelle, il partito che più perde la faccia con la vicenda Fucini. Oltre ad avere fatto esposti in ogni dove e ad aver organizzato il flash mob insieme alla Cursi, il M5S per giorni si è impegnato a diffondere fake news sull'epilogo della scuola Fucini, dimostrando mala fede e un dilettantismo disarmante". 

"Addirittura si è arrivati a mettere in giro, tramite stampa e social, la notizia che la sovrintendenza avesse già messo il vincolo su tutte le scuole del Bellucci, creando disorientamento tra genitori che proprio in quei giorni dovevano scegliere dove iscrivere i propri figli. Noi pensiamo che i cittadini di Ponsacco non meritino tutto questo. In questa storia abbiamo assistito al peggio che la politica può offrire: la prevalenza degli interessi elettorali e politici di alcuni sull’interesse pubblico. Tra circa quattro mesi a Ponsacco si voterà per il nuovo sindaco e siamo certi che l'epilogo di questa storia abbia chiarito definitivamente chi sia credibile a governare Ponsacco per altri cinque anni e chi non lo sia. Ognuno tragga le proprie valutazioni".